A Napoli, stanziati 13 milioni di euro per il restyling del carcere di Poggioreale
“Il ministero delle Infrastrutture e della mobilita’ sostenibili manda in gara i lavori di adeguamento dei padiglioni Salerno, Napoli, Genova (completamento), Venezia, Italia, presso la casa circondariale di Poggioreale Giuseppe Salvia. Il cantiere avra’ durata circa di 1.104 giorni e le offerte dovranno giungere entro il 19 luglio.(Importo: € 13.103.027)”. Lo rende noto il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, che “da piu’ di un anno ha denunciato i ritardi rispetto al finanziamento previsto dal 30 giugno del 2000”. “Finalmente, qualita’ e dignita’ della pena attraverso gli spazi detentivi, ma resto basito per la decisione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di non aver coinvolto i padiglioni fatiscenti Milano e Roma nella selezione per la ristrutturazione e l’adeguamento del carcere di Poggioreale.
Spero che nel piano carceri l’amministrazione penitenziaria trovi i finanziamenti per questi 2 padiglioni – ha sottolineato Ciambriello – Il progetto, e’ il frutto di una verifica della rispondenza degli spazi detentivi alle indicazioni provenienti sia dai recenti pronunciamenti della Corte Europea dei diritti dell’Uomo che dalle indicazioni provenienti dagli uffici dei Garanti, ai vari livelli, dalle associazioni impegnate nel settore. Saranno garantiti gli spazi utili minimi per le camere, introdotte camere detentive per disabili. Tutte le camere detentive saranno dotate di servizio igienico in vano annesso, dotati di lavabo, vaso bidet e doccia. Tutti i locali dove si svolgono attivita’ comuni saranno dotati di servizi igienici posizionati in adiacenza. Per ogni padiglione, ad ogni piano fatta eccezione per il rialzato, sara’ previsto un locale per il servizio di barbiere/parrucchiere. Due porzioni dei piani rialzati, saranno adibite a cucina attrezzata e dimensionata per la preparazione dei pasti per 200 persone”. Il garante Ciambriello infine e’ preoccupato che “dopo il Covid sono il caldo e il sovraffollamento le nuove minacce nelle carceri. La vita nelle celle da sei, otto, dieci persone e’ insostenibile per reclusi ed agenti. La politica fara’ qualcosa?”.
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