“Abbiamo bisogno di un aiuto serio”. Sono esasperate. Da mesi, decine di famiglie residenti tra i comuni di Massa di Somma, Cercola, Pollena Trocchia e Volla non ricevono gli assegni di cura necessari per assistere i propri familiari affetti da diverse patologie, tutte gravissime e invalidanti al cento per cento. Per questo, dopo varie proteste fuori le sedi dei municipi di afferenza, ieri mattina hanno deciso di portare la loro protesta in Regione Campania. In campo, diverse associazioni: “Bambini simpatici e speciali” di Orta di Atella, “Autismo mille opportunità” di Salerno, “Il mio mondo blu” di Aversa  e Associazione Supereroi. Con loro, madri e padri esasperati da mesi di abbandono totale. Sotto accusa i cosiddetti “Ambiti Territoriali”, in particolare il 24, il 22, il 18 e il C6 responsabili, secondo le famiglie, della mancata erogazione degli assegni. A farne parte, decine di Comuni, da Somma Vesuviana a Teverola, da Pollena Trocchia a Succivo.

Tante le richieste dei manifestanti tra cui quella di prestare maggiore attenzione alle esigenze disabili. Il gruppo ha poi incontrato l’assessore regionale Fortini che ha dato loro appuntamento il prossimo 3 marzo. Non c’era fisicamente come c’è sempre stata ma ieri il nome di Rita lo invocavano tutti. Rita è la ragazzina diversamente abile morta pochi giorni fa a seguito di una polmonite presumibilmente contratta proprio durante la protesta fuori il municipio di Pollena Trocchia comune capofila del fallimentare ambito24 che dovrebbe erogare i servizi, regolarmente finanziati dalla regione Campania, ma non li eroga. “Rita non è morta invano”. Rita curava le pagine social dell’associazione Supereroi. Rita non deve morire invano.

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