LA CRISI DI GOVERNO – A Pollena Trocchia il sindaco azzera la giunta, votano il bilancio ma non c’è coesione politica. Si Attende la nuova giunta
Pollena Trocchia – L’azzeramento della giunta al giro di boa del terzo anno di governo praticata dal sindaco Calo Esposito ha raggiunto il primo obiettivo: la votazione all’unanimità, anche dei dissidenti interni che al bilancio del 2020 si erano astenuti (Lucia Andolfi, Francesco Pinto, Arturo Cianniello e Margherita Romano). Nello scorso consiglio comunale, infatti, hanno votato tutti a favore del bilancio preventivo dell’Ente. Se ieri, però il sindaco Esposito è riuscito a far votare il bilancio, oggi con l’azzeramento della giunta non è assolutamente uscito dalla crisi di governo in cui è entrato mesi fa. Con un documento letto nell’assise pubblica infatti, il sindaco ci è andato giù duro rispetto al Consiglio Comunale, accusato di non partecipare attivamente alle azioni di governo. In città, voci di corridoio, vorrebbero l’azzeramento della governance locale dovuto fondamentalmente al fatto che il sindaco abbia spostato il suo asse di alleanze verso l’attuale presidente del consiglio comunale e ex sindaco (a capo dei dissidenti della prima ora) Francesco Pinto, di fatto mortificando il lavoro della giunta che fino ad oggi in città, nonostante la pandemia e le emergenze ad essa collegata non ha affatto lavorato male. Rischiano l’assessorato, proprio chi in questi anni di governo Esposito si è prodigato più di tutti per raggiungere risultati importanti. In primis il vice sindaco e assessore alle politiche sociali Pasquale Fiorillo, subito dopo l’assessora alla scuola Carmen Filosa. Fiorillo è riuscito a portare i servizi sociali di Pollena Trocchia ad eccellenza nel vesuviano, la Filosa è riuscita finalmente a far approvare i lavori per la ristrutturazione dell’Istituto Viviani e rilanciare i servizi legati alla scuola in città. Quello che ha lasciato interdetti i consiglieri comunali di maggioranza, perché a Pollena Trocchia non c’è opposizione, è stato il fatto che l’azzeramento della giunta sia avvenuto senza preavvisi e senza un vero confronto politico. “La decisione del sindaco – ha detto la consigliera comunale Emanuele Di Sarno – ci lascia esterefatti soprattutto per la modalità con cui non è stata affatto comunicata”. La Di Sarno ha letto un documento, a cui il sindaco non ha affatto risposta, sottoscritto assieme a lei da Pasquale Fiorillo, Fortuna Riccio e da Francesca De Siena. Chi si aspettava dal capo gruppo politico della maggioranza Giovanni Canfora, un intervento politico che magari chiarisse la vicenda, è rimasto deluso. L’intervento di Canfora, infatti, ha puntato all’importanza della coesione e del bilancio in vista della redazione del nuovo Puc. “E’ importante – ha detto Canfora – che ci sia un raccordo tra enti vicini, sia per la crescita dei territori in relazione al Puc, sia per un miglioramento dei servizi. C’è bisogno di unità fuori dagli steccati ideologici e politici”. Diretto e preciso all’obiettivo, invece l’intervento di chi fino a ieri era il vice di Esposito.
“Questo – ha detto Pasquale Fiorillo – è il primo di tre bilanci veramente autonomo per la nostra amministrazione dopo uno a scavalco tra due governi e quello approvato in piena pandemia. Questo bilancio punta alla città partendo dai giovani attraverso politiche sociali di inclusione e agli anziani con azioni di migliroamento delle attività a loro destinate. Non tralasciando i bambini, potenziando l’asilo nido comunale e le prestazioni domiciliari per chi ne ha bisogno. E’ stato previsto un fondo assistenziale per le famiglie bisognose e abbiamo garantito che l’assistenza ai bambini diversamente abili nelle scuole non fosse mai sospesa nemmeno in piena pandemia. Sono stati stanziati 85 mila euro per un fondo di solidarietà a favore delle donne e dei bimbi vittime di violenza, attivato il segretariato sociale, il supporto psicologico dei cittadini. Per la prima volta il bilancio a Pollena Trocchia prevede quasi 300 mila euro di spesa in servizi sociali, tentando davvero di non trascurare nulla. Sarebbe stato bello che ogni assessore avesse presentato una relazione sul proprio operato”. Poi la steccata al sindaco: “Continuerò ad impegnarmi per la mia città come ho sempre fatto – ha continuato Fiorillo, alle scorse elezioni risultato essere il più eletto – a prescindere dai ruoli e dalle posizioni che assumerò in futuro. Il sindaco ha tutto il diritto di azzerare l’assetto di Governo, mi è dispiaciuto il modo con cui sia stato fatto e la totale assenza di condivisione del nuovo percorso che evidentemente ha in mente. Il Consiglio Comunale è stato accusato di essere stato poco collaborativo: è stata fatta passare una realtà che non è. Almeno per quanto mi riguarda ho ascoltato le istanze di tutti i consiglieri comunali e ognuno a proprio modo si è reso collaborativo. Aspetto che il sindaco condivida con la sua maggioranza l’idea di sviluppo che ha di Pollena Trocchia e di governance locale e soprattutto mi auguro che questa esperienza amministrativa continui”.
“Il mio documento ha detto il sindaco – non è una bocciatura, mi congratulo per l’attività svolta da Fiorillo e per il suo lavoro”. “Condivido appieno il documento del sindaco – ha detto Salvatore Auriemma – la zavorra dell’amministrazione è la macchina comunale e ci sono problemi vecchi da decine d’anni (Auriemma dimentica che fa l’assessore da quasi quindici anni) come il Parco Europa che oggi anche se passeremo per impopolari riusciremo a risolvere trasformando il diritto di superficie in diritto di proprietà”. Chiude la serie di interventi, quello della ex assessora alla scuola.
“Ringrazio i colleghi tutti con cui ho collaborato e avuto la possibilità di crescere – ha detto Carmen Filosa – Auriemma purtroppo nel ricordare le cose fatte ha dimenticato quanto sia avvenuto per migliorare non solo a livello strutturale ma anche organizzativo la scuola. Penso e sono convinta che anche le posizioni diverse servano a crescere e ribadisco la collaborazione di tutti per il raggiungimento degli obiettivi”. In città si parla già di toto assessori. Se come dicono Carlo Esposito ha azzerato la giunta per contrastare il forte seguito elettorale del suo ex vice, chi nominerà al suo posto? E soprattutto, specie in una situazionecosì critica per l’Ambito 24 chi sarà in grado di sostituire Fiorillo alla guida delle politiche sociali? E Se il sindaco avesse deciso di defenestrare anche Carmen Filosa, chi metterà al suo posto? Farà entrare in giunta i dissidenti legati a Pinto? (Cianniello e Margherita Romano da sempre vogliono un assessorato) Oppure per scompaginare gli assetti interni affiderà una delega a Fortuna Riccio che con Fiorillo ha sempre fatto gruppo? E Canfora? Resteranno nella Governance anche Pasquale Busiello e Salvatore Auriemma, da quasi quindici anni assessori? Lucia Andolfi entrerà in giunta? A conti fatti se il sindaco prima di questa decisione aveva pochi dissidenti, oggi ne ha tanti.
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