La guardia forestale a Ottaviano ha trovato armi in montagna

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Arma con matricola abrasa occultata in campagna, forestali appostati e due individui con quattro cani da caccia. Questo lo scenario realizzatosi stamani, con l’arresto in flagranza di reato di un soggetto ora accusato di porto e detenzione di arma a matricola abrasa.

L’operazione, battezzata dal Corpo Forestale dello Stato “all’Ombra del Vesuvio”, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola. Il tutto nell’ambito del contrasto agli illeciti ambientali perpetrati all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. L’attività, sebbene conclusa stamani, ha però avuto inizio già nel mese di febbraio ed ha visto impegnati, oltre che la Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale e della Polizia di Stato di Nola, anche uomini del Comando Provinciale CFS di Caserta e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Vesuvio.

A seguito di svariati servizi di ispezione svolti sul Monte Somma, nell’ambito comunale di Ottaviano, località “Valle dell’Inferno”, il Corpo forestale dello Stato aveva infatti individuato un sentiero tortuoso con evidente presenza di tracce umane e di animali. Il sentiero conduceva all’interno di una macchia di vegetazione caratterizzata dalla presenza di alberi maestosi. E stato proprio nei pressi di un grande albero di leccio, che si è notato un masso non coerente con la morfologia propria di quel sottobosco. I forestali, incuriositi da tale “stranezza”, procedevano a rimuoverlo attuanto quella che viene definita una strabiliante scoperta. Al di sotto del masso, infatti, vi era un tubo in PVC di colore rosso aranciato, abilmente interrato, all’interno del quale era riposto un fucile a matricola abrasa a canne sovrapposte calibro 20, alloggiato in un fodero in stoffa maculata mimetica, svariate cartucce cariche ed infine una bomboletta spray, contenete olio lubrificante per armi.

Il Corpo Forestale dello Stato sottolinea come il Parco nazionale del Vesuvio è un’area particolarmente vigilata dal Corpo Forestale dello Stato oltre che per ragioni di tutela ambientale, legate alla straordinaria ricchezza di biodiversità propria del territorio, anche in considerazione del fatto che negli anni passati si sono verificati episodi anche gravissimi, quali un irrisolto caso di assassinio di un finanziere e il brutale ferimento di un forestale, a causa e nell’esercizio delle proprie specifiche funzioni.

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