Il primo omicidio del 2025 a Ponticelli: ucciso Enrico Capozzi, era imparentato coi Sarno ma fuori dagli ambienti di camorra. Aveva fatto arrestare per estorsione un uomo dei “Bodo”

Il primo omicidio del 2025 è accaduto a Ponticelli, scenario di frontiera, terra di coprifuoco e di tensioni tra i vari clan che si contendono le piazze di droga, il business delle estorsioni e quello degli appalti. La prima vittima di quest’anno si chiama Enrico Capozzi, un precedente con la giustizia da ragazzo, padre vedovo di tre figli e una parentela “pesante”: era figlio di Carmela Sarno, cugina degli ex boss di rione De Gasperi, che sono poi passati a collaborare con la giustizia. Via Aldo Merola: è qui che è stato freddato Capozzi. I killer, almeno due, lo hanno atteso sotto casa e quando è arrivato, non hanno esitato a trucidarlo. Capozzi infatti è arrivato già morto all’Ospedale del Mare.

Perché è stato ucciso? Non era organico agli affari di camorra e anni fa aveva addirittura fatto arrestare un esponente di spicco del clan egemone in quello che era il regno dei Sarno, i temutissimi “bodo”, l’esercito che Marco De Micco ha messo su dopo aver scalato la gerarchia criminale fino a diventare uno dei più grossi narcotrafficanti mondiali, per poi tornarsene nella sua Ponticelli a dettar legge.

Capozzi aveva infatti denunciato per estorsione Antonio Nocerino, luogotenente dei Bodo, in carcere per quella denuncia. Questa potrebbe essere la motivazione che ha armato i killeri di Enrico Capozzi, oppure (pista seguita dal pool anticamorra della Procura della Repubblica di Napoli) questo omicidio è l’avvertimento ai vecchi boss che ormai non comandano più loro? Nei giorni scorsi, infatti, è tornato nella sua Ponticelli l’ex padrino Vincenzo Sarno, l’ultimo dei figli di Antonio e il più piccolo dei fratelli del sindaco Ciro Sarno. Anche Vincenzo  era passato dalla parte della giustizia e le sue dichiarazioni, assieme a quelle dei fratelli hanno permesso di decimare intere famiglie di camorra, non solo di Ponticelli ma di tutto l’hinterland napoletano, compreso il vesuviano. Cosa ci faceva l’ex boss a Ponticelli? Un atto di forza che voleva precedere il suo definitivo ritorno? E l’omicidio di Enrico Capozzi può essere ascritto ad un avvertimento ai vecchi camorristi di tenersi fuori dal quartiere di Napoli Est, interessato assieme a Barra e San Giovanni a Teduccio di un rilancio urbanistico importante e di bonifiche di grosse aree attraverso i fondi del Pnrr  su cui vorrebbero mettere le mani i clan.

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