A Napoli quattro ‘zone rosse’ per tre mesi, il Comitato in prefettura: rafforzati tutti  i controlli. Ipotesi “esportabile” anche in Provincia

Quattro “zone rosse” – Chiaia, Vomero, Decumani e la stazione Garibaldi – sono state individuate a Napoli nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito oggi, presieduto dal prefetto Michele di Bari. Si tratta delle aree considerate “più a rischio di proliferazione di forme di illegalità diffusa o di criminalità”.

 In queste zone rosse il prefetto adotterà un provvedimento “contingibile ed urgente, della durata di tre mesi decorrenti da oggi, di divieto di stazionamento ai soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti – determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree – e risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, reati contro la persona, reati predatori, invasioni di terreni o edifici, detenzione abusiva di armi, porto abusivo di armi, porto di armi e/o oggetti atti a offendere”.

Il Comune di Napoli ha predisposto dispositivi di limitazione del traffico nelle aree interessate dai concerti e dalle manifestazioni pirotecniche, vale a dire il lungomare e il centro cittadino. Adottata poi un’ordinanza che, sempre nei quartieri della movida, consente la vendita di bevande solo in bicchieri di plastica leggera o carta. Vietata la vendita e il possesso di spray urticanti e l’uso dei botti nelle aree di Piazza del Plebiscito, del Lungomare di Via Caracciolo e Via Parthenope (peraltro il regolamento comunale già prevede il divieto di accendere fuochi artificiali “sulla pubblica via”).
Infine nei giorni scorsi è stato completato il posizionamento di dissuasori e new jersey nelle aree di accesso ai luoghi più frequentati e di maggiore aggregazione o destinati ad ospitare eventi.

Ipotesi ‘zone rosse’ anche in provincia di Napoli

 ‘Zone rosse’ potrebbero essere istituite anche in qualche città dell’area metropolitana di Napoli; in una prima fase il provvedimento potrebbe riguardare due o tre città. Lo ha detto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, parlando con i giornalisti a margine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha dato il via libera a quattro zone rosse nella città di Napoli. Il numero di queste aree ‘a rischio’ e dove sarà aumentata la sorveglianza, ha pecisato ancora il prefetto, potrebbe essere suscitettibile, “sulla base di costanti valutazioni”, di un aumento ma anche di una dimunizione. I controlli nelle zone rosse saranno particolarmente incisivi e saranno affidati alle forze di polizia per le quali, ha precisato di Bari, c’è un potenziamento in atto.

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