Al via consiglio regionale della Campania sul terzo mandato, spaccati i Democratici, il centro destra vuole fare ricorso al Tar 

E’ iniziata la seduta del Consiglio Regionale della Campania che ha tra le leggi da mettere al voto quella sul terzo mandato che aprirebbe le porte ad una nuova candidatura di Vincenzo De Luca a governatore della Campania. L’aula è piena di consiglieri: tutta la giunta è intorno a De Luca. Il governatore è seduto al suo posto al centro e osserva i consiglieri. L’apertura è stata affidata al capogruppo del Pd Mario Casillo. «Avendo diverse leggi importanti, dalla legge elettorale alla legge sull’autonomia e sulla famiglia chiedo che queste norme fondamentali siano trattate anche ad oltranza anche se si va oltre le 13.30», ha detto. La proposta è stata approvata dal Consiglio regionale e il dibattito è iniziato con il disegno di legge da portare alle Camere che detta modifiche alla legge sull’autonomia.

Oggi in Consiglio regionale della Campania arriva la modifica della legge elettorale che ha scatenato accuse e attacchi da parte dei partiti più piccoli della maggioranza. Non i civici a trazione deluchiana ma quelli strutturati come Avs e Sinistra italiana.  Il punto di maggiore attrito è la tagliola che penalizzerà proprio i partiti più piccoli. Attualmente, infatti, lo sbarramento è al 3 per cento, a meno che la formaz3ione politica non faccia parte di una coalizione che raggiunge i 10 punti percentuali. Ora si vuole sì abbassare la soglia di appena mezzo punto, dal 3 al 2,5 per cento, ma viene eliminato il premio di coalizione. E in molti rischiano di rimanere fuori. Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato, con 33 voti favorevoli, 14 contrari e astenuti, il Disegno di legge «Proposta di legge alle Camere ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione recante “Modifiche alla legge 26 giugno 2024, n. 86 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione)” . Il testo di legge è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario dei gruppi del centrodestra, della consigliera Maria Muscarà (gruppo misto), e l’astensione del Movimento 5 Stelle. «Premesso che il centrosinistra ha grandi responsabilità nella autonomia differenziata, questa nostra proposta serve anche per fare un’operazione di chiarezza e di responsabilità in Parlamento e per fissare per legge alcuni principi chiari” – ha concluso il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – che ha aggiunto: lo Stato deve garantire le stesse risorse per la sanità dal Piemonte alla Sicilia; impedire che ci siano contratti integrativi regionali per evitare che i medici che operano nelle regioni del nord abbiamo stipendi che sono il quadruplo di quelli del sud; garantire per la sanità pubblica lo stesso numero di personale sanitario ogni mille abitanti; trovare i fondi per finanziare i lep».

Ciarambino (Gruppo Misto, ex M5S), vota a favore del terzo mandato

«Voterò a favore su questa legge, innanzitutto perché non si tratta di un progetto eversivo, in quanto il terzo mandato lo si decide in Parlamento, mentre in Campania si sta unicamente recependo una norma nazionale». Lo ha detto la consigliera regionale del gruppo Misto, ex M5S, Valeria Ciarambino, a margine dell’’apertura della seduta del Consiglio Regionale che ha all’ordine del giorno il recepimento della norma nazionale sull’ineleggibilità del presidente della Giunta regionale e che potrebbe consentire al presidente in carica, Vincenzo De Luca, di correre per il suo terzo mandato. «Sul fronte politico, ci sono stati attacchi appassionati contro questa legge che determinerebbe un vulnus democratico. Peccato che provengano da chi siede sugli scranni parlamentari senza aver preso mezza preferenza dei cittadini. Io voto a favore anche contro l’ipocrisia di chi finge di battersi per la democrazia, ma in realtà sta proteggendo le rendite di posizione». Ciarambino chiede quindi a tutte le forze politiche di condurre una «battaglia vera sulla democrazia», a partire dalla reintroduzione del voto di preferenza in Parlamento, che è la massima istituzione del Paese.

Trovo plausibile che un presidente di Regione, che viene scelto dai cittadini con il voto di preferenza, debba e possa sottoporsi nuovamente al giudizio popolare, quindi voto sì perché credo debbano essere i cittadini campani a determinare il proprio destino».

Il Presidente De Luca in aula

De Luca è in aula, in apertura, il capogruppo del Partito democratico Mario Casillo ha chiesto che la seduta, inizialmente prevista dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 16:30, prosegua a oltranza. La proposta è stata accolta così come un’inversione dell’ordine del giorno, quindi si discuterà prima il punto relativo alla proposta di legge per recepire le modifiche, proposte dalla Giunta, alla legge sull’autonomia differenziata. A seguire la discussione del terzo mandato e, poi, sulla legge elettorale.

Il centrodestra: pronti a ricorso a Tar

«L’arroganza di questa maggioranza che calpesta i regolamenti del Consiglio regionale espone i provvedimenti che intendono adottare oggi a rischio annullamento». Così in una nota i consiglieri di centrodestra sui lavori del Consiglio regionale della Campania. «La mancata approvazione della pregiudiziale – annunciano i consiglieri – ci induce ad impugnare i provvedimenti al TAR».

Severino Nappi (Lega), De Luca pensa che i cittadini lo vogliano ancora? 

“La differenza tra il centrodestra e questa armata Brancaleone che viene chiamata campo largo, ma in realtà è un camposanto, è che noi abbiamo un programma a cui stiamo lavorando. Un piano per il lavoro, per la sanità, per l’ambiente, che sono i temi centrali per la vita dei cittadini, come i trasporti e su questo ci stiamo concentrando”. Lo ha detto Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Campania commentando la proposta di legge che permetterebbe a Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato. “Perché il presidente De Luca – ha aggiunto Nappi – non ha scritto nella legge che il mandato vale anche per la quarta candidatura? Lo farete magari con un’altra legge la prossima settimana. Il segretario nazionale del Pd invita a non fare questa legge che però viene presentata in aula e i consiglieri regionali di quel partito la voteranno. Ma, presidente De Luca, pensa davvero che i cittadini vorranno altri 5 anni suoi al governo della Regione? Dopo tutti i fischi e pernacchi ricevuti in questi anni penso che lei dopo aver governato per decenni possa fare anche altro”. “Ci saranno oggi – ha detto Nappi – dei confronti, non escludo anche aspri dibattiti all’interno della coalizione, ma come sempre andremo compatti e uniti con un unico obiettivo, che è quello del benessere dei cittadini e della rinascita di una Regione che oggi è ultima sotto ogni profilo e classifica. E questo è inaccettabile per chi ama il proprio territorio. Oggi oltre alla legge sul terzo mandato si discute anche della cancellazione totale dell’autonomia differenziata, che dimostra, per come è scritta, perché questa Regione Campania è ultima sui trasporti, sulla sanità, sull’aspettativa di vita e perchè abbiamo il tasso di occupazione più basso della Guyana Francese”.

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