CON O SENZA IL PD – Il Governatore De Luca punta dritto: “Vado avanti a prescindere e mi ricandido”, i Democratici pensano all’accordo coi 5 Stelle su Roberto Fico
“Vado avanti a prescindere e mi ricandido”. Il presidente della Regioen Campania, va avanti per la sua strada, con o senza il Partito Democratico che ha espressamente detto “no” al terzo mandato per il Governatore sempre candidatosi nel centro sinistra sostenuto in primis dal suo partito. E a un anno di distanza dal voto per le elezioni regionali si apre uno scenario preoccupante per il centrosinistra: quello dei due candidati contrapposti. Il suo partito che al presidente, non solo in Campania deve tanto, vorrebbe stringere su un accordo col Movimento 5 Stelle e “bruciato” il nome del generale Sergio Costa, l’asso nella manica potrebbe essere l’ex presidente della Camera Roberto Fico.
Tutto inizia giovedì scorso quando viene arrestato, con l’accusa di corruzione, il presidente della provincia di Salerno Franco Alfieri, sindaco Pd di Capaccio-Paestum vicinissimo al governatore. Nello stesso giorno viene indagato Giovanni Zannini, consigliere regionale deluchiano (non iscritto ai Dem). Due vicende che imbarazzano il Pd e che spingono i dirigenti campani vicini a Schlein a chiudere ogni porta al terzo mandato. Lo dice chiaramente il commissario regionale del partito Antonio Misiani in un’intervista al quotidiano il Mattino. Dicono lo stesso Marco Sarracino a Repubblica e Sandro Ruotolo al Corriere della Sera che dimenticano l’accordo di non belligeranza per l’autonomia differenziata e i fondi di governo alle regioni.
“Non so più come dirlo. Io vado avanti a prescindere, mi ricandido. Chi ci sta ci sta. Chi non ci sta non ci sta. L’importante è che ci stiate voi, perché se questo lavoro si ferma, la Campania precipita”, dice nel corso della prima occasione pubblica disponibile, l’incontro a Marcianise con gli imprenditori del distretto orafo campano Tarì. In sostanza il “con o senza il Pd” deve passare per il consiglio regionale dove l’attuale Presidente dovrebbe avere la forza di far passare una legge regionale elettorale, come ha fatto Luca Zaia. Ha i numeri per farlo?
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