Dal 12 al 14 settembre 2024 arriva Ethos, il Festival internazionale della musica etnica: 6 concerti, un focus dedicato alla Catalogna e un panel tematico

Ethnos, il festival internazionale della musica etnica arriva a Napoli con 6 concerti in 3 giorni ad ingresso gratuito. Finanziati e promossi dal Comune di Napoli, nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica, gli spettacoli napoletani del festival, organizzato da La Bazzarra e diretto da Gigi Di Luca, avranno luogo nel Complesso e Chiesa di Santa Maria Donnalbina (via Donnalbina 14, Napoli) dal 12 al 14 settembre.

Sul palco, artisti provenienti da diversi paesi: Per il Focus CatalunyaAlba Careta y Henrio (Spagna) e Momi Maiga (Senegal/Spagna) giovedì 12 settembre, Tarta Relena (Spagna) e la produzione originale Il Mediterraneo e La Banda del Sud (Italia/Spagna) il 13 settembre. Attesi inoltre, Almir Mešković & Daniel Lazar (Serbia/Bosnia) e Lemma (Algeria/Francia), in scena sabato 14 settembre.

Il Focus sulla musica della Catalogna, realizzato con la collaborazione di istituzioni ed operatori catalani prevede un panel tematico dal titolo “La World Music nel Mediterraneo” – il 13 settembre ore 19 – con la partecipazione di professionisti del settore della world music, operatori culturali e dello spettacolo sia italiani che catalani. Interverranno: Maria Lladó Ribot (Institut Ramon Llull), Carles Sala Marzal (Fabra I Coats, Comune di Barcellona), Ferdinando Tozzi (Comune di Napoli), Jordi Fosas (Fira Mediterrània di Manresa), Cinzia Venier (Taller de Músics), il giornalista Ciro De Rosa e il direttore artistico di Ethnos, Gigi Di Luca.

«Per la città di Napoli la musica non è solo un’arte, ma un tratto identitario, profondo e radicato, che ha saputo imporsi sulla scena nazionale e internazionale mantenendo una indiscutibile riconoscibilità. Ma la cultura musicale partenopea non è statica: cresce e si trasforma nel tempo, aprendosi a ritmi e suggestioni di altri luoghi. Dall’incontro si sprigiona la creatività, ed è in quest’ottica che l’Amministrazione ha scelto di sostenere, con Ethnos, uno dei capisaldi della world music nel nostro territorio» afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli.

 «Con Napoli Città della Musica vogliamo anche puntare sulla valorizzazione culturale della città attraverso una delle sue migliori espressioni: la musica. E lo facciamo consolidando sinergie tra operatori e professionisti del settore locale e non, per una internazionalizzazione del comparto. Siamo ben lieti di accogliere l’esperienza e la storia del festival Ethnos che da 29 anni porta avanti un viaggio tra le musiche e le culture del mondo» sottolinea Ferdinando Tozzi, consigliere del Sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo.

«La musica del Mediterraneo tra tradizione e nuove sonorità è al centro dei 6 concerti che si terranno a Napoli. Ethnos, confermandosi punto di riferimento internazionale per la world music in Campania, ha stretto una prestigiosa collaborazione con istituzioni spagnole, presenti al festival con il focus Catalunya. Un importante momento di confronto per musicisti, istituzioni e addetti ai lavori sul tema dello sviluppo e delle coproduzioni nella world music» dichiara Gigi Di Luca.

Dopo la tappa napoletana, la XXIX edizione di Ethnos proseguirà fino al 5 ottobre con eventi nei comuni dell’area vesuviana. Primo appuntamento in programma, domenica 15 settembre a Villa del Parnaso a Torre Annunziata, con l’esibizione di Naïssam Jalal, flautista e compositrice franco-siriana, tra le figure più affascinanti della scena musicale internazionale, che nei suoi concerti unisce in uno stile unico le melodie arabe con il jazz contemporaneo e i ritmi africani.

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