Pomigliano d’Arco, due minori a giudizio per l’omicidio di Frederick Adofo Akwasi: “crudeltà disumana e premeditazione per postare i video sui social”
Pomigliano d’Arco – Quindici, venti secondi di furia assassina. Un’”azione crudele e disumana”, come l’ha definita la Procura della Repubblica per i Minori. I giudici della Procura dei Colli Aminei parlano di omicidio premeditato e commesso per futili motivi, con l’aggravante della crudeltà. Frederick il 19 giugno scorso era vicino il suo giaciglio, sotto una ringhiera. Due minorenni si avvicinano, fanno finta di salutarlo e lo massacrano di botte con calci, pugni e colpi di spranghe. E mentre lo ammazzano lo offendono pensando ai contenuti che poi posteranno sui social. Un’aggressione avvenuta in due momenti. Con l’intento di uccidere e postare i filmati violenti sui social per avere consenso. Un’assurdità infernale di cui dovranno rispondere i due minori difesi dai penalisti Sabato Graziano e Umberto De Filippo. Dovranno spiegare cosa è accaduto in quei quindici secondi di terrore e violenza. Dovranno spiegare cosa ha provocato quell’accanimento nei confronti di un uomo inerme, preso a calci e pugni, per poi essere finito a colpi di sprangate. Due minorenni si ritrovano dinanzi al giudice. Sono accusati di aver massacrato di botte Frederick Adofo Akwasi, ghanese 43enne che aveva trovato rifugio in una piazzola di Pomigliano d’Arco, dove conduceva una vita serena e integrata nel contesto cittadino. Dure le conclusioni del pm Raffaella Tedesco, che ha chiesto per i due minorenni (che oggi hanno 17 anni) il processo immediato: omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà. Due le convinzioni che hanno spinto la Procura guidata da Maria De Luzenberger a chiedere il rito immediato: c’è l’evidenza della prova, grazie a immagini ricavate dallo spulcio dei cellulari e dei social degli stessi soggetti coinvolti; e i due soggetti sono detenuti in due istituti minorili, al termine delle indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Napoli e della compagnia di Castello di Cisterna.
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