Corruzione a Palma Campania, il sindaco: “Ho chiarito tutto ai giudici”. In un documento le verità di Nello Donnarumma
Palma Campania – In un documento presentato i giudici della Procura di Nola, avrebbe chiarito tutto. Incontri, rapporti, ragionamenti che sono emersi dalle indagini che si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali, e l’hanno costretto ai domiciliari. Nello Donnarumma, per ora non sindaco della sua città, non accenna a dimettersi, crede nell’operato della giustizia e soprattutto si dice pronto a fare chiarezza su tutto. “Ha chiarito ogni aspetto della sua vicenda giudiziaria, senza tralasciare alcun punto. Siamo fiduciosi che, in questo modo, abbia potuto dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati»: hanno detto i legali di Donnarumma” dicono in una nota i legali che difendono Donnarumma, Carmine Panarella e Carmine Lauri.
Le indagini coordinate dalla Procura di Nola, dirette da Marco Del Gaudio e condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e dai colleghi della stazione di Carbonara della compagnia di Nola, hanno puntato la lente di ingrandimento su alcuni episodi che si sarebbero verificati dal 2021 al 2022.
Corruzione, turbata liberà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato i reati contestati al sindaco e ai complessivi 19 indagati. Per otto di loro, Donnarumma compreso, sono scattate le misure cautelari. Oltre al sindaco a finire ai domiciliari nel corso dell’operazione del 9 gennaio è stato Salvatore Felice Raia, all’epoca dei fatti contestati, responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania.
I divieti di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno sono scattati invece nei confronti degli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda ed Aniello Sorrentino, mentre quelli di dimora sono stati notificati a Monica Ventura, responsabile unico del procedimento del Comune di Palma Campania, Nicola Borrelli,t e Luigia Barone.
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