EAV: senza soldi, imminente la chiusura delle tratte “morte”

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“Il piano Voci non procede” sentenziano i sindacati. Nonostante le rassicurazioni delle settimane scorse diffuse a destra e a manca dall’assessore regionale ai trasporti pubblici Sergio Vetrella (si pensi alle dichiarazioni rivolte ai cittadini di Striano preoccupati per la possibile chiusura della tratta Poggiomarino-Sarno) il clima di tensione tra i dipendenti non accenna a stemperarsi. Ancora uno sciopero, ieri  Lunedì 17 Febbraio, motivato dalle OO.SS. attraverso un comunicato basato su dei punti specifici: “insufficienza risorse TPL”, “gare per i servizi minimi di trasporto” e “gare al massimo ribasso per i servizi dell’indotto”.
Gennaro Conte, sindacalista Or.Sa. spiega:”al momento non ci sono forti tensioni se non per il personale dell’indotto. In particolare le gare col massimo ribasso si ripercuotono direttamente sui lavoratori, in quanto queste ditte hanno organici, in molti casi, sovradimensionati, a causa di una politica aziendale (parliamo dell’EAV) che tendeva a favorire assunzioni clientelari di parenti o amici di dirigenti, sindacalisti, politici e funzionari. Ora con la crisi, se vogliono mantenere tutte le persone assunte, devono utilizzare la cassa integrazione o il part-time”.

A complicare la situazione ci pensa l’incontro di questa mattina tra i vertici aziendali, compreso il commissario ad acta Pietro Voci, e i lavoratori. Sebbene sia lontana la prospettiva di una definizione certa del nuovo contratto di servizio, secondo Luciano Graziano, sindacalista Faisa-Cisal, è semplice comprendere quali siano le priorità:  “dopo il suddetto incontro, si evince che le dichiarazioni fatte dall’assessore Vetrella sono in netto contrasto con la dirigenza EAV. Per quest’ultima se la regione domani non dà integrazione al contratto di servizio, la tratta Poggiomarino-Sarno sarà chiusa, a prescindere dalle dichiarazione di Vetrella, in quanto il commissario Voci ha pieni potere di azione”.
Previsto, per domani, un tavolo di discussione tra il commissario ad acta e l’assessore regionale per definire il piano di azione: le decisioni che saranno prese comporteranno, con ogni probabilità, nuove agitazioni nei prossimi giorni.

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