A Somma Vesuviana tra le polemiche per i neomelodici, un Teatro “coraggioso” vuoto e lo sfogo di un’artista. Qualcosa su cui riflettere
Somma Vesuviana – La polemica sui festeggiamenti per il santo patrono non è ancora terminata. Gran parte della città non ha digerito che il cartellone artistico fosse composto solo ed esclusivamente da neomelodoci non dando “atro respiro” agli eventi, che dalla rete spunta un’altra notizia che dovrebbe far pensare. E’ la storia di un teatro coraggioso e di un’artista locale brava. E’ la storia di uno sfogo a mezzo web, indicativo di come purtroppo vanno certe cose sotto il Vesuvio e in genere nelle città di provincia.
E’ una storia, polemiche per San Gennaro a parte, che devono farci pensare. “Cara Somma Vesuviana, ho qualcosa da dirti, a te che vanti di essere il paese ricco di arte e talenti: dov’eri stasera? Cari Sommesi, se su questa locandina ci fosse stato l’artista del momento o un cantante di piazza immagino la sala sarebbe stata piena: dov’eravate stasera?” a scrivere è un’artista locale che ha varcato i confini territoriali, si chiama Ilaria Punzo e Oltre la linea d’inverno è lo spettacolo che ha portato nella sua città, Somma vesuviana appunto al Teatro Summarte (da sempre sede coraggiosa dell’arte non solo locale in quanto i cartelloni sono di respiro internazionale). “Da ex ballerina posso rivolgermi solo a voi Cari genitori, educatori, visto che la società (tutta) non ci aiuta rendere la danza di tutti, solo voi siete rimasti a poter “educare” i più giovani all’arte e in questo caso alla danza, anche se meno gettonata, fa parte di quel campo di arti che donano sensibilità, emozione e creatività. Vi siete mai chiesti come si sentono gli artisti che si esibiscono in una sala vuota? Se ci fossi stata tu Cara Somma su quel palco come ti saresti sentita?”
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