Minoranza e maggioranza firmano le dimissioni sfiduciando Vincenzo Fiengo, a un anno dal voto Cercola sarà commissariata
Cercola – Da poche ore l’avvocato Vincenzo Fiengo, dopo nove anni a capo del Governo cittadino non è più il sindaco della sua città. “Nove consiglieri hanno firmato la sfiducia decretando la fine della mia amministrazione con tutte le conseguenze che comporterà l’immobilismo di un commissariamento. Nove anni che porterò sempre nel cuore. Ho scelto la libertà e la mia storia al ricatto politico. Continuerò a stare sempre dalla parte dei cittadini, e continuerò nel mio impegno politico per la città che ho sempre amato. Potrete sempre contare su di me. Immensamente grazie è stato un onore indossare questa fascia e rappresentarvi”. Ha scritto sulla sua pagina Facebook l’ormai ex sindaco che negli ultimi tempi comunque non se la passava affatto bene politicamente, fino ad azzerare in pochissimo tempo più volte la giunta del governo di città e pochi giorni fa nominando solo tre assessori, facendo fuori i partiti che invece sostenevano la sua coalizione. Al cospetto del notaio Alessandro Zampaglione, 9 consiglieri comunali di Cercola, hanno firmato di fatto la fine del governo Fiengo. Il presidente del Consiglio Comunale Luigi Sorrentino e i consiglieri di maggioranza Giuseppe Romano, Santolo Esposito , Antonio Forte e Domenico Busiello sommati all’intera opposizione composta da Giorgio Esposito, Pasquale Esposito, Angelo Visone e Biagio Rossi hanno sfiduciato il sindaco, decretando definitivamente il commissariamento dell’ente a giusto una nno dalle elezioni. Nella primavera del 2023 infatti sarebbe scaduto il secondo mandato di Vincenzo Fiengo.
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