Consorzio di bonifica delle paludi di Napoli e Volla. Il M5S di Pollena interroga il sindaco
Per fare chiarezza: cos’è questo consorzio e quali funzioni dovrebbe svolgere? Nello specifico si tratta di un organo che ha personalità giuridica e pubblica e rientra nell’ambito degli enti pubblici economici. Costituito più di un secolo fa con deliberazioni della Deputazione Provinciale di Napoli del 2 Marzo 1894 e del 28 Febbraio 1896, il 13 Febbraio 1933 sono state stabilite le nuove norme ed è stato approvato definitivamente il testo unico ancora oggi in vigore. Sostanzialmente il consorzio in questione, che all’interno del suo raggio d’azione comprende il territorio di Pollena Trocchia, si occupa della sistemazione e dell’adeguamento della rete scolante, la raccolta e la distribuzione d’acqua ad usi prevalentemente irrigui, degli interventi di completamento e ammodernamento degli impianti idraulico-agrari e fognario (compresa la loro gestione) e della realizzazione di azioni di salvaguardia dell’ambiente attraverso la progettazione e l’esecuzione di interventi mirati. La gestione di tale ente è affidata ai consorziati, identificabili in tutti i proprietari diretti di immobili (abitazioni, terreni, fabbricati e quant’altro) nel territorio di competenza, i quali sostengono le spese del consorzio tramite il pagamento di un tributo riscosso coattivamente mediante la spedizione di cartelle esattoriali, e che hanno la possibilità di entrare a far parte del Consiglio dei Delegati in quanto organo elettivo (di seguito il link del consorzio per ulteriori info http://www.consorziobonificanapoli.it/wp-content/uploads/2011/12/statuto.pdf) . Ed è proprio partendo da quest’ultimo punto che l’associazione “Pollena Trocchia in moVimento” ha protocollato in data 21 Gennaio 2014, una richiesta di uscita dal consorzio per tutelare i cittadini, firmata a nome di Livio Ferraro, esponente del Movimento 5 stelle locale. All’interno della stessa si fanno presenti, al sindaco di Pollena Trocchia Francesco Pinto, diverse irregolarità e incongruenze: “alla data di oggi il Consorzio continua il regime di commissariamento, non disponendo degli organi elettivi: la deputazione amministrativa e il consiglio dei delegati. Quest’ultimo, in particolare, andrebbe composto mediante elezioni dei consorziati che puntualmente sono state convocate e poi annullate per mancanza di presentazione delle liste (ultima convocazione in data 27/10/2013 annullata e rinviata al 13/07/2014). Le modalità di formazione delle liste e le tempistiche con le quali vengono indette sono anomale. Così, quello che doveva essere un regime di commissariamento provvisorio (per un massimo di sei mesi in attesa di elezioni) è divenuta prassi consolidata di gestione dell’Ente. A ciò si aggiunge la discutibile gestione del consorzio, come dimostra la recente inchiesta della Procura della Repubblica nel 2010 e della Corte dei Conti inerente falsi dirigenti e assunzioni sospette” (testo completo reso pubblico sulla pagina facebook del Movimento). Altro punto fondamentale è la redazione, da parte dell’ente, del Piano di Classifica annuale che quantifica il pagamento del tributo in base ai benefici ottenuti da ciascun immobile. Attraverso la richiesta si denuncia la mancata pubblicazione dei piani annuali a partire dal 2009, oltre ad un’anomala sovrapposizione di enti che, in teoria, si occupano delle medesime problematiche (A.R.Ca.Di.S, Protezione Civile, Autorità di bacino). Appurato ciò, l’associazione chiede una presa di posizione da parte del sindaco in merito alla questione, la documentazione dei relativi costi-benefici che il Consorzio ha prodotto realmente per i cittadini e l’ammontare, negli anni, delle spese dell’amministrazione comunale per gli interventi di emergenza legati alla scarsa manutenzione del territorio.
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