RICOSTRUIRE LA SCUOLA – A Pomigliano d’Arco il primo giorno di scuola inizia così: striscioni fuori gli istituti. L’unione degli studenti: “Vogliamo un rientro in sicurezza senza più tagli all’istruzione”
Pomigliano d’Arco – Oggi, 15 settembre 2021, primo giorno di scuola per gli studenti e le studentesse di Pomigliano d’Arco, fuori di tutti gli istituti del territorio sono affissi degli striscioni che parlano di “ricostruire la scuola dalle macerie”. “Siamo convinti che gli studenti e le studentesse abbiano diritto ad un rientro in sicurezza, che tutto ciò che è stato fatto fin’ora non basti, perché mentre ci si concentrava solo ed unicamente sui green pass, tutti i problemi endemici che ci portiamo da anni di definanziamento all’istruzione pubblica permangono tutt’ora. Edifici inadeguati, trasporti ed attrezzature insufficienti, classi pollaio, benessere psicologico non tutelato, abbandono scolastico e sistemi valutativi antiquati. Ci hanno dato una scuola in macerie, distrutta dai processi di aziendalizzazione e sottofinanziata, adesso la ricostruiamo noi” dichiara Federica Corcione dell’Unione degli Studenti Pomigliano.
“Vogliamo un rientro in sicurezza senza più tagli all’istruzione e che tuteli gli studenti e le studentesse, non solo nel rispetto delle normative covid, ma anche e soprattutto sotto il profilo psicologico, completamente dimenticato durante la pandemia. Siamo stanchi che la scuola si riduca solo a compiti e interrogazioni, seguiti e fondati su una valutazione puramente punitiva e su una didattica verticale e nozionistica. Siamo stanchi dei comportamenti abusivi dei docenti. Siamo stanchi di essere abbandonati dalle istituzioni. Se la scuola non l’avete costruita voi, lo facciamo noi” continua Martina Frunzi di UdS Pomigliano. Proprio qualche giorno fa, al Pigneto a Roma, l’Unione degli Studenti ha presentato in una conferenza stampa il “Manifesto nazionale della scuola pubblica”, con delle proposte di ricostruzione che vanno dall’edilizia scolastica, al benessere psicologico, alla digitalizzazione. Forte di queste rivendicazioni, l’Unione degli Studenti, il 19 novembre scenderà nelle piazze di tutta la nazione, manifestando per una scuola che va ricostruita dal basso.
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