VERSO LE ELEZIONI DI OTTOBRE – Nasce a San Sebastiano al Vesuvio il movimento civico 2030: Giovanni Mazzocchi ne è il coordinatore
Verso il voto di ottobre, gli schieramenti politici si fanno chiarissimi. E il movimento messo su dall’ex assessore e vice sindaco Giuseppe Panico “San Sebastiano 2030” come l’agenda di rilancio territoriale mondiale alla luce delle energie rinnovabili e delle innovazioni sostenibili, ha un suo coordinatore. Il comitato civico SAN SEBASTIANO 2030 ha, infatti, nominato come portavoce politico e coordinatore del programma elettorale il dottor Giovanni Mazzocchi, 50 enne laureato in Sociologia e giurisprudenza. Già presidente del consiglio comunale di Volla nel 2003 e segretario del Pd di San Sebastiano al Vesuvio negli anni, Mazzocchi ha il compito di selezionare i numerosi curriculum di potenziali candidati che stanno aderendo al progetto civico e sta affiancando il candidato a Sindaco Peppe Panico nel coinvolgimento di diversi ex amministratori, professionisti ed imprenditori del territorio per arricchire di contenuti ed esperienza il programma politico in vista delle prossime elezioni amministrative. “Sposo appieno la visione ecosostenibile in una visione di sviluppo del territorio proposta da Peppe Panico, poiché nelle buone pratiche quotidiane si costruiscono le fondamenta della comunità e non solo con le grandi opere”. Ha dichiarato Giovanni Mazzocchi, all’opera con Panico nella selezione dei candidati e sostenitori. “A questo affiancheremo l’importante mission di rimettere la Legalità al centro dell’agenda politica comunale, i punti salienti del governo del paese sono: innovazione, competenza e finanziamenti, inoltre attenzione particolare alla crescita culturale della nuova generazione”. Panico, dal canto suo dichiara: “Siamo al servizio della popolazione e saremo inclusivi, a differenza di altri che fanno campagne elettorali dell’odio, noi saremo propositivi, proporremo idee e siamo disponibili ad accoglierne. San Sebastiano al vesuvio deve tornare ad essere il fiore all’occhiello della vesuvianità e non l’ultima della classe”.
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