IN SILENZIO PER URLARE IL DOLORE – A Somma Vesuviana il flashmob dell’amministrazione contro la violenza sulle donne
Somma Vesuviana – “L’intera comunità di Somma Vesuviana è profondamente indignata e scossa per quanto è accaduto ieri mattina. E’ chiaro che sulla dinamica del fatto saranno gli inquirenti a fare chiarezza. La società però deve contrastare qualsiasi forma di violenza. Con fermezza abbiamo lanciato gli hashtag #noallaviolenza #siallavita e il flashmob a Palazzo Municipale con due minuti di silenzio fatti di donne e con le donne. Saremo al fianco di tutte le donne, di tutti i minori e di tutte le persone che subiscono violenze, aggressioni. Insieme saranno la componente femminile della Giunta Comunale, la componente femminile presente in Consiglio Comunale, anche di opposizione perché il contrasto alla volenza non ha colore politico e partitico, una delegazione femminile del Comune, dunque dei dipendenti comunali, le donne impegnate nella cultura, nell’associazionismo, nel volontariato. Ci siamo recati in Piazza Vittorio Emanuele III e posti al fianco della panchina rossa dove è stata allestita dall’Associazione Eva – ProEva una cassetta postale per la deposizione di richieste di aiuto anonime e denunce anonime. Non si parlerà perché il silenzio rappresenterà il nostro dolore, la nostra meditazione”. Lo ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, in merito all’omicidio di una donna in via Marigliano per mano del suo ex. “Purtroppo molteplici sono state le aggressioni in città ed anche a mano armata – ha continuato Di Sarno – ed ovviamente sono fatti completamente diversi da quanto è accaduto questa mattina. In merito alle aggressioni, alle rapine di questi giorni e all’insicurezza che si respira chiedo con fermezza un maggiore dispiegamento delle Forze dell’Ordine sul territorio. Abbiamo installato 24 telecamere ma è fondamentale che possa esserci un presidio forte, costante e soprattutto non solo nella zona centrale del paese. Come Amministrazione stiamo lavorando molto sul controllo e soprattutto su un presidio fondato sulla legalità e la cultura, ma allo stesso tempo chiediamo di avere Forze dell’Ordine per strada, anche quelle periferiche. Ho già scritto al Prefetto”.
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