Strada Statale 268, i sindaci in campo contro la mattanza

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C’è chi l’ ha denominata “ La strada dei condannati a morte”. La SS 268 del Vesuvio già in parte nuova strada ANAS 31, è un’ arteria dove continua a scorrere sangue, lacrime e dolore. Chiusa e riaperta innumerevoli volte, continuando però a mostrare le stesse pecche e soprattutto continuando a fare vittime. Quasi impossibile fare un bilancio del numero delle vittime, giovani e non, che in questo 2013 hanno lasciato la loro vita su quel manto stradale. Giovanni Cantiero di 19 anni, Armando Busiello di 18 e Salvatore Di Palma di 69 hanno lasciato la loro vita lì nel febbraio 2013; l’ intera famiglia Monda perse la vita a maggio 2013: Salvatore Monda, noto imprenditore di Marigliano, e sua moglie Annamaria Sorrentino, figlia dell’onorevole Sebastiano Sorrentino, insieme ai figli Gaetano, 12 anni,  Vittoria, 16 anni e Angela, 15 anni; recente è l’ incidente che ha portato via la vita a Giovanni Tortora, di 21 anni, e Mario Boccia, di 23, entrambi di San Giuseppe Vesuviano, e i polacchi Jan Kowalski Krzysztof, di 25 anni, e la madre Dorate Kowalska, di 45 anni, residenti a Boscoreale. Il bilancio sembrerebbe contare 579 incidenti con 11 morti e 829 feriti. “Basta sangue, basta dolore, più sicurezza” : così i vesuviani si battono da sempre contro quella strada e continuano a chiedere a gran voce più tutela. Ci sono l’installazione di uno spartitraffico e di rilevatori velocità tra le proposte presentate nel corso dell’incontro dedicato alla sicurezza sulla strada statale 268 del Vesuvio a cui oggi hanno preso parte sindaci e consiglieri comunali di Ottaviano, Volla, Pomigliano d’Arco, Cercola, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Nola, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Poggiomarino, Boscoreale e Boscotrecase. Che sia la volta buona?.

Luana Paparo

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