A Cercola i revisori del conti bocciano il bilancio di previsione comunale e la consigliera Romano smentisce un suo avvicinamento all’asse di Governo targato Fiengo
Cercola – La giunta targata Vincenzo Fiengo l’approva, i revisori dei conti del comune lo bocciano. Il documento economico di previsione approvato dal governo cittadino a maggio di fatto non supera il vaglio dell’autorità di controllo. Il tutto dopo un cambio “strategico” nella macchina comunale che ha sostituito ai vertici della ragioneria dell’ente Rosario Grillo con Vincenzo Piccolo, dirigente da poco arrivato in Comune. “L’organo di revisione – ecco quanto scrivono nelle conclusioni i Revisori dei Conti – ha verificato che il bilancio non è stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge, dello Statuto dell’Ente, del regolamento di contabilità, dei principi previsti dall’articolo 162 del TUEL e dalle norme del D.Lgs. n.118/2011 e dai principi contabili applicati n.411 e n. 412 allegati al predetto decreto legislativo; – ha rilevato motivatamente nei paragrafi precedenti la non coerenza interna, la non congruità e I’inattendibilità contabile delle previsioni di bilancio, che non assicurano gli equilibri di bilancio e di cassa; ed esprime, pertanto, parere non favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2021-2023 e sui documenti allegati”. Decine e decine di pagine che di fatto bocciano il documento contabile, il nuovo tecnico comunale e il neo assesore alle finanze in quota Pd Giulio De Filippis. Nel mirino dei revisori il disavanzo di amministrazione, i risultati presunti della stessa, : Irpef4 , canone unico , Fondo solidarietà comunale. Conti che di fatto non tornano.
Smentite dall’interessata le voci di un avvicinamento alla maggioranza da parte della consigliera comunale indipendente Immacolata Romano. L’avvocato cercolese, infatti, affida ad un post su Facebook i chiarimenti riguardo ad un suo possibile ingresso in maggioranza o addirittura in Giunta. “Ho sempre immaginato la politica come un sentimento di amore verso la propria comunità – scrive l’avvocato – invece la realtà mi ha smentito. E ciò che più mi stupisce è la facilità con cui alcune persone si mettono sotto il braccio di altre, che fino ad un attimo prima dicevano di non stimare, pur di emergere personalmente. Per mia fortuna, oltre che per averci messo tanto sacrificio, insieme col mio fidanzato ho uno studio penale ben conosciuto in Campania. Non ho alcun bisogno di farmi spazio con la politica locale. Non scendo ad accordi con affaristi dell’ultima ora né tantomeno mi va di fare la pecora di qualche borghesuccio di paese. D’altra parte mi farei veramente schifo se mi costringessi ad allearmi a gente che ha un approccio alla vita diametralmente opposto al mio. Tutto questo mi porta soltanto a sorridere, con un pizzico di amaro in gola. A Cercola ci sono nata e cresciuta. Molto probabilmente ci morirò. A Cercola giuro amore eterno, quindi, guerra ad ogni poco di buono voglia violentarla. Per tutto il resto andate a quel paese che al mio ci penso io”. Più chiara di così.
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