POMIGLIANO. Le luminarie dedicate alla Festa di San Felice di martedì prossimo ieri sera hanno definitivamente sostituito quelle natalizie su tutto corso Umberto. Un passaggio che in questi giorni non sembrava così scontato a causa dei dissapori tra il sindaco Lello Russo e il parroco della parrocchia di San Felice Don Peppino Gambardella. Polemiche nate dopo una lettera pubblica in cui Don Peppino accusava la giunta di protagonismo a causa dell’annunciata partecipazione alla “Festa dell’Infanzia” e la invitava a farsi da parte, cosa che è poi avvenuta.

Alcune indiscrezioni, non confermate da nessuno dei contendenti, parlano di profondi dissapori tra sindaco e parroco, che stavano per far saltare parte della festa dedicata al santo patrono. Le stesse indiscrezioni raccontano anche di un intervento diretto della Curia Vescovile di Nola per riportare la pace e fare in modo che tutto si svolgesse come da programma. Nulla è stato confermato, ma i rapporti tra parrocchia e amministrazione restano gelidi.

Ad avvalorare la tesi che tutto sarebbe andato come si racconta nelle strade pomiglianesi c’è anche una dichiarazione di Eduardo Riccio, consigliere comunale in quota Pd: «Esprimo stupore e rammarico per le pesanti ed incomprensibili polemiche che sono in corso da alcuni giorni tra il Sindaco della Città ed il Parroco della chiesa di San Felice in Pincis. I rapporti tra le pubbliche istituzioni e le istituzioni religiose dovrebbero essere improntate, considerati i differenti ruoli, al rispetto ed alla cooperazione. Considero un errore, senza precedenti, che tali polemiche sfocino nella cancellazione delle iniziative dell’ente locale in onore del Santo Patrono. La Festa di San Felice è patrimonio dell’intera Città».

Tutti ora si aspettano che Don Peppino Gambardella, durante la festa, dica la sua. Per ora sappiamo che, salvo ripensamenti dell’ultima ora, nessun esponente dell’amministrazione Russo sarà presente.

Daniele De Somma