Volla – Le dimissioni sono arrivate a due mesi dalle elezioni. Così all’improvviso. Ma il primo cittadino di Volla Salvatore Ricci al “braccio di ferro” coi tecnici della Provincia che “strapazzano” il Puc Vollese definito come “sacco edilizio”, ha deciso di giocare al rialzo. Senza girarci intorno, è sul Puc che si gioca tutta la partita per la riconferma o meno di Salvatore Ricci che, ironia della sorte, in Provincia è consigliere di maggioranza nelle file del Pdl. “Il Piano Urbanistico Comunale è uno strumento di pianificazione urbanistica indispensabile per dare risposta a legittime aspettative, evitare abusi edilizi, fare da volano per l’economia – le dichiarazioni di Ricci affidate a un comunicato stampa -. Nella seduta della Conferenza dei Servizi del 9 marzo la Provincia, ancora una volta, con artifici e avvalendosi di funzionari che gli atti hanno dimostrato quanto siano inadeguati al ruolo rivestito, non ha consentito che si giungesse all’approvazione dello strumento urbanistico. Per il giuramento da me prestato quando ho avuto l’onore di indossare la fascia
tricolore, per la mia dignità di uomo e di amministratore, per quella degli assessori e dei consiglieri comunali che hanno sostenuto il PUC, per quella dei funzionari e dei tecnici con abnegazione hanno lavorato, sono stato costretto a rassegnare formalmente le mie dimissioni da Sindaco. Resta chiaramente inteso che, nella qualità di consigliere provinciale, continuerò a fare tutto quanto in mio potere perché nessun Sindaco e nessuna Amministrazione, qualunque sia il suo colore politico, debba subire un sopruso come quello che oggi sta subendo la città di Volla”. Funzionari della Provincia a parte, come gestiranno i politici del cemento tutte quelle famiglie che a Volla si sono indebitate per acquistare terreni definiti edificabili, che forse non lo saranno mai?
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