VERSO IL VOTO – A San Giorgio a Cremano è tutto in alto mare: Ciro Di Giacomo abbandona Raucci e il Pdl, Bruno Cesario lascia il coordinamento cittadino e scende in campo Carcatella jr


San Giorgio a Cremano – La corsa per la poltrona a sindaco del dopo Giorgiano, presenta altri colpi di scena. Dopo la “campagna acquisti” dei consiglieri uscenti che passavano da un partito e da una coalizioneall’altra, il passaggio di Ciro Di Giacomo, pezzo da novanta del Pdl sangiorgese, all’Alleanza dei moderati capitanata da Acquilino Di Marco, fuoriuscito dal Pdl proprio quando il partito a livello provinciale gli aveva proibito l’utilizzo del simbolo, pesa eccome, soprattutto se proprio Ciro Di Giacomo che ambiva alla corsa a sindaco, retrocesse prima per una candidata donna e poi proprose la candidatura “blindata” di Aldo Raucci come uomo del centro destra alternativo a Giorgiano e a Di Marco, che nel frattempo aveva costituitol’Alleanza del Moderati. Di Marco non s’è fermato e ha creato da solo una coalizione. Prima in rottura con tutti, poi con gli accordi, al punto di tirarsi dentro Ciro Di Giacomo (tra i più eletti in città) che aveva partecipato al lancio del candidato a sindaco del centro destra Aldo Raucci, battezzato dal parlamentare del Pdl Bruno Cesario, che a seguito di un acceso scontro con Fulvio Martusciello ha lasciato il partito e ha fatto dietro front rispetto alle amministrative a San Giorgio a Cremano.”Ci saranno altri confronti – chiosa l’on Cesario – ma non è ammissibile che il partito permetta certi atteggiamenti. Non mi interessano le faide interne ma un progetto valido per i territori. Per questo mi son tirato fuori e ho dimesso la carica di coordinatore cittadino”. Al parlamentare Pdl, molto vicino al Prtesidente Berlusconi, non sarebbe andato a genio la staffetta impostagli dakl coordinatore provinciale Luigi Cesaro che l’avrebbe affiancato Fulvio Martusciello come “spindoctor” per le amministrative sangiorgesi. Se Raucci ormai orfano di Di Giacomo, si guarda intorno, scende in campo un ex assessore delle tante Giunte Giogiano, Renato Carcatella che mette assieme le forze (dopo il dietro front di Antonio di Maria) e fa una sua lista, alternativa a Giorgiano appunto che due anni fa lo definestro’ dalla squadra di Governo. Restano in campo Aldo Vella e Danilo Roberto Cascone.
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