I sogni di Guido e del suo street food finiti in fumo: si è rifiutato di pagare la camorra
“La mia famiglia non si è piegata e abbiamo perso tutto ma non abbiamo perso la fiducia di tanta gente onesta che si è mobilitata per noi”, lo sfogo del commerciante messo in ginocchio dalla criminalità nella città dell’Alfa dove era tornato dopo un periodo a Milano per aprire uno street food. La paninoteca di Guido è stata data alle fiamme a suon di bottiglie incendiarie. “Due mesi fa – racconta Guido dalla sua pagina Facebook – mi si sono avvicinate delle persone mentre ero dietro il bancone del negozio. Mi hanno chiesto dei soldi per aiutare i detenuti. Ma io mi sono rifiutato di pagare. Le stesse persone sono tornate poco ma io mi sono rifiutato di nuovo. Poi negli ultimi tempi mi hanno chiesto più volte di non pagare i panini. Mi sono opposto un’altra volta e ne è nata una lite piuttosto accesa”.
I sogni di Guido son finiti in fumo come la sua paninoteca ambulante, ridotta a uno scheletro a colpi di bombe molotov nella la notte tra martedi e mercoledi. Sul posto sono accorse le pattuglie della compagnia carabinieri di Castello di Cisterna, diretta dal capitano Tommaso Angelone. I bene informati pensano che l’avvertimento provenga dal Quartiere Ponte.
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