Cercola – Il prossimo 18 luglio si terrà il primo consiglio comunale dell’era Vincenzo  Fiengo Bis. Tutto in alto mare per la definizione della Giunta. In pole position per la carica di vice sindaco, Vincenzo Barone medico stimato del territorio e politico navigato. Un’altra pedina importante per il futuro esecutivo targato fieno, che manterrebbe la delega al bilancio e ai tributi l’ex assessore Liberato Terracciano. In bilico Ciro Borriello, che contenderebbe l’assessorato col primo eletto della sua lista, nonché suo nipote Luigi Sorrentino, geometra e imprenditore conosciutissimo e ben voluto in città. Il primo cittadino riconfermato al ballottaggio non si sbottona sui nomi.

A Luigi Di Dato, ex sindaco ed ex vicesindaco del primo mandato di Fiengo potrebbe spettare la carica di Presidente del Consiglio Comunale. In odor di assessorato anche il super votato Salvatore Carrotta e Giuseppe Romano rappresentante della frazione (determinante come sempre nel voto di Caravita). Top secret anche dai rumors le quote rose per obbligo presenti in maggioranza. Siederanno tra i banchi dell’opposizione Giorgio Esposito, Pasquale Esposito ed Antonio Forte (Forza Italia) e Immacolata Romano (Valore Cercola) ed i due candidati sindaci non eletti del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, rispettivamente Antonio Tammaro e  Giovanni Rinaldi. Su Facebook, invece, si è consumata l’ennesima polemica tra sindaco e 5 Stelle che gli hanno contestato la scelta di tenere il primo consiglio comunale a Caravita perché inagibile il teatro comunale. “Avete perso per questo – risposto Fiengo – perché siete polemici e cattivi e basta. Avevo aperto la campagna elettorale dicendo che avremmo fatto il primo consiglio comunale a Caravita e teniamo fede ai patti coi cittadini. Caravita continuerà ad essere un centro importante per tutta la città che intenderemo come sempre abbiamo fatto senza distinzioni e nell’interezza del suo perimetro”.