A SANT’ANASTASIA, INTERVENTI PER LO SVILUPPO IN LINEA COL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO. NASCE L’ OSSERVATORIO TURISMO
Sant’Anastasia – Lo sviluppo del turismo locale si avvale, per volere dell’Amministrazione, di un nuovo organismo di collaborazione: l’Osservatorio di studio per lo sviluppo del Turismo.
Lo scopo dell’amministrazione del sindaco Lello Abete e dalla Giunta è quello di avviare una ricognizione degli obiettivi indicati nel programma elettorale al fine di verificare il loro stato di attuazione a circa un anno dalla conclusione del mandato amministrativo.
Il nuovo organismo è formato dal Presidente Antonio Cennamo e dal componente Angelo Borrelli, cittadini con competenze esterne all’Ente, che, gratuitamente, possono contribuire a realizzare le seguenti attività: promozione di interventi anche al fine del reperimento di fondi regionali, nazionali e/o europei per un maggiore sviluppo turistico del territorio, dell’imprenditoria locale e giovanile, che possano servire come volano per la crescita turistica del territorio. Organizzazione di progetti, convegni, seminari, corsi e manifestazioni anche in collegamento con altri Enti a vario titolo coinvolti e l’avvio delle procedure per la proclamazione di Sant’Anastasia quale “Città Mariana”.
Il turismo unitamente alla cultura sono considerate anche in Europa tra le attività economiche più capaci di creare crescita e occupazione per i privati, gli operatori e gli Enti pubblici, specialmente programmando progettualità in grado di valorizzare le peculiarità e le risorse turistiche del territorio. Creare una rete di rapporti in loco, una collaborazione pubblico-privato è attualmente essenziale per una reale e, probabilmente, duratura crescita economica e turistica.
“In anni di lavoro mi sono reso conto che viviamo in un territorio che ha molto da offrire dal punto di vista turistico, per la posizione strategica del paese molto vicino a luoghi notoriamente attrattivi e dal punto di vista turistico-religioso per la presenza in loco del Santuario della Madonna dell’Arco, noto in tutto il mondo, nonché per i reperti archeologici, i luoghi e i personaggi storico-religiosi ed il monte Somma, con le sue sorgenti ed i prodotti tipici, inserito nel Parco Nazionale del Vesuvio. Non tutti sanno che a Sant’Anastasia non si registra solo un turismo mordi e fuggi collegato al Santuario, ma vi è un turismo stabile che arriva anche a 1500 presenze mensili, in particolare scolaresche provenienti dalla Francia e varie categorie di adulti (quadri di aziende, operai, commercianti) provenienti dalla Turchia. Accettando la nomina di Presidente della Consulta del turismo – dice Antonio Cennamo – sono cosciente che occorre implementare il rapporto con gli operatori locali, ma la cosa che ritengo più importante è partire dalle scuole: è opportuno abituare i ragazzi a conoscere e frequentare le risorse del nostro territorio, in modo tale che da adulti potranno collaborare o investire nel turismo. Un primo obiettivo potrebbe essere quello di far nascere un’associazione di commercianti, puntando a fare squadra per creare e cogliere varie opportunità che possono immediatamente portare al raddoppio delle presenze turistiche mensili. Se, poi, si realizzano vari percorsi turistici locali, intorno al Santuario e intorno al centro storico, allora, ad esempio, sarà possibile fare capire alle scolaresche, con una sosta ed un buffet alle sorgenti olivella, che i prodotti esposti sono frutto della terra che stanno calpestando e penso al pomodorino, all’uva ed al vino catalanesca, al nocino, alle confetture realizzate a Sant’Anastasia con i nostri prodotti tipici di ottima qualità, oppure ai prodotti caseari, con una visita guidata nelle aziende locali, che vengono esportati ed apprezzati all’estero.
“Abbiamo un nuovo organismo a supporto dell’Amministrazione, che crede nell’utilità delle reti di collaborazione Ente pubblico-privato, ed abbiamo proposto al neo-presidente dell’osservatorio turistico – spiega il sindaco Lello Abete – di interagire con noi per attingere alle risorse economiche che la Città metropolitana, la Regione, lo Stato e la Comunità Europea mettono a disposizione per lo sviluppo dei territori di tutti i comuni, nonché per dare un impulso costruttivo all’indotto turistico-religioso già consolidato da anni intorno al Santuario di Madonna dell’Arco, che ha fatto conoscere il paese come territorio mariano”.
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