San Giorgio a Cremano. Sembra non finire mai la polemica riguardo la commissione elettorale per le prossime politiche del 4 marzo(leggi qui).

Il pomo della discordia è rappresentato dal consigliere Ciro Di Giacomo (Iniziativa Sangiorgese), ex leader cittadino di Forza Italia, sobbalzato recentemente agli onori della cronaca locale oltre che per la questione “commissione elettorale” anche per l’appoggio al candidato Borrelli e di riflesso al Partito Democratico, annunciato subito dopo una bella foto con la candidata Elisa Russo, forzista in corsa per un seggio alla Camera dei Deputati.

Si è discusso presso la casa comunale di una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, con lo scopo di poter riequilibrare gli equilibri politici in seno alla commissione elettorale, logica per la quale il legislatore ha previsto la presenza di un membro della minoranza.

La legge afferma che l’equilibrio debba essere garantito in fase di costituzione, ma non si esprime successivamente, lasciando un buco normativo sulle quali si sono focalizzate le opinioni dei vari consiglieri locali.

Da registrare il tentativo del consigliere Luigi Velotta, capogruppo dei democratici, di portare questo tema in conferenza capogruppo per cercare una soluzione politica alla situazione creata in commissione elettorale, senza buoni risultati.

La mozione non è passata ( 6 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti), dunque, questo confronto, ha recato la conferma di Ciro Di Giacomo quale “membro rappresentante della minoranza”.

Il Partito Democratico locale, in una nota sui social, fa sapere della scelta effettuata dai propri candidati di utilizzare il metodo del sorteggio nella designazione degli scrutatori, effettuato quest’oggi, in aperta antitesi con il consigliere di Iniziativa Sangiorgese, che ha sempre dichiarato di preferire le nomine dirette.

Roberto Liucci