IL PUC A VOLLA – Gli stati generali di Sel difendono Festa. “Abbiamo preferito un Puc che guardasse a tutta la città”
Volla – Si è tenuta ieri, nell’ anfiteatro della scuola Media Matilde Serao, l’ assemblea pubblica indetta da Sinistra Ecologia e Libertà, per fare chiarezza sulla questione Puc e per discutere sulle problematiche e sulle dispute che hanno sconvolto e rivoluzionato la maggioranza di Angelo Guadagno ed hanno visto la revoca dell’ incarico all’ urbanistica all’ Architetto Riccardo Festa. Intervenuti l’ojnorevole Arturo Scotto ed il Segretario Provinciale di Sel Carlo Giordano per spiegare alla città i motivi del passaggio di Sel all’ opposizione, dichiarando : “ La rottura sul PUC è avvenuta perché non abbiamo raggiunto un punto di mediazione alto con il PD. Per far prevalere gli interessi generali del piano, su quelli particolari, abbiamo cercato di rendere trasparenti e partecipati i percorsi amministrativi. Ci è stato negato. Pensiamo che governare significa cambiare le cose, altrimenti non serve a nulla, se non ad aumentate il solco tra politica e società”. Ad introdurre i temi Giovanni Leone (Sel) e ferrato sulla questione, che lo riguarda in primis, l’ Architetto Festa: “La fase politica che la città attraversa è una fase difficile, confusa, che ha bisogno di essere affrontata insieme, collettivamente. La pagina buia che a Volla si sta scrivendo deve essere superata attraverso una forte volontà di cambiamento. Le amministrazioni passano, i sentimenti restano, dobbiamo comprendere quali sono state le motivazioni che mi hanno allontanato dalla Giunta Guadagno, dobbiamo essere uomini e partiti che si interessano all’ amministrazione come un bene comune e non particolare, la responsabilità che abbiamo è soprattutto una responsabilità di comportamento morale ed etico e quando si creano situazioni, come quelle che si stanno creando, ci sentiamo responsabili perché è la politica sconfitta dinnanzi ad una città intera che ne paga le conseguenze e quando prevalgono gli interessi di parte, di una parte, i cittadini ne risentono realmente. Noi abbiamo cercato di interloquire, cercando, non il compromesso ma la mediazione, perché quando ci sono le idee, le mediazioni possibili sono sempre ben accette, ma sempre per il bene comune e non particolare. Sul Puc sono accadute e stanno accadendo cose che sono gravi politicamente e gravi amministrativamente, l’ ho denunciato in consiglio comunale, lo spazio più alto di discussione politica. Questo è inaccettabile, scorretto ed illegittimo. Il Partito democratico ed il Sindaco, che hanno detto a me di andare a casa, devono avere un sussulto di umanità ed andare loro a casa perché chi non rispetta le regole non è degno di amministrare questa città. Le responsabilità ci sono, gli elettori del pd di questa città sono più avanti della loro classe dirigente che è arretrata, conservatrice e fintamente progressista. Il PRG non è compito dei partiti ne tantomeno dei consiglieri comunali, la legge dice che va elaborato dall’ assessore competente e dalle forze istituzionali delegate. Quando abbiamo cercato un confronto con il Pd ci siamo imbattuti nella loro incapacità di fare sintesi, con un capogruppo che si presentava alle riunioni senza linee politiche chiare, ma con 4 o 5 posizioni contrastanti. Questa è la realtà dei fatti. In questa città esistono 4-500 proprietari terrieri e poi 24 mila abitanti, un Prg non si occupa solo della cotruzione delle case ma dello sviluppo della città, del commercio, dell’ artigianato, dell’ industria, dei servizi per tutti i cittadini, delle infrastrutture, delle piste ciclabili. Chi si siede e dice partiamo dagli impegni presi con gli elettori, le promesse, ovvero la costruzione delle case. Allora bata con questi giochi. Volevamo fare incontri con i cittadini per capirne le esigenze, non ce l’ hanno concesso. Il Pd voleva che si costruisse sui 350 mila mq della città: villette di due piani con giardino e garage, che avrebbero negato la possibilità di costruire una città in espansione, perché in quella dimensione non ci sarebbero state nè strade nè servizi. Ci siamo battuti. Usciamo sconfitti, ma a testa alta, perché anche nel tentativo del Primo cittadino di sostituirmi con un altro membro di Sel per evitare che passassimo in opposizione, tutti i membri di Sinistra ecologia e Libertà hanno rifiutato, perché il nostro è un partito fatto di ideali non di gloria”. Domenica 24 Novembre anche i Consiglieri di Minoranza, richiederanno, con stessa location, un’ assemblea pubblica, sulle stesse tematiche.
Luana Paparo
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