SCACCO AI “BODO” – Tutti gli arrestati del clan De Micco

Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, guidati dal primo dirigente Luigi Rinella e dal vicequestore Mario Grassia (sezione omicidi), hanno smantellato nella notte del 28 novembre il clan De Micco di Ponticelli, soprannominati anche “Bodo”. Sono 23 gli arresti eseguiti dai poliziotti al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Di questi, 22 sono finiti in carcere mentre ai domiciliari è finito un collaboratore di giustizia. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e incendio, con l’aggravante del metodo mafioso prevista dall’articolo 7. Con le manette ai polsi anche il boss Luigi De Micco, capo dell’omonimo clan e fratello maggiore di Marco (il capo clan) e Salvatore De Micco, arrestati negli anni passati. L’ex reggente del sodalizio è scampato ad un agguato lo scorso anno.

Gli inquirenti sono riusciti a risalire ai presunti mandanti ed esecutori dell’agguato mortale di Salvatore Solla e del tentato omicidio di Giovanni Ardu avvenuti il 23 dicembre del 2016. Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica della vicenda criminale riuscendo ad arrestare i presunti responsabili. Solla sarebbe stato ucciso perché da ex affiliato al clan Sarno avrebbe voluto gestire autonomamente una piazza di spaccio, nei territorio dei Bodo. De Micco. Pochi giorni al  Natale:  i killer sono entrati in azione in via Bartolo Longo. Individuati i due obiettivi, residenti nel Lotto Zero, i criminali hanno lasciato partire una raffica di proiettili che hanno investito Solla e Ardu. Il primo è stato ferito al petto ed è morto dopo un ricovero urgente presso l’ospedale Villa Betania. Il secondo invece è sopravvissuto all’agguato dopo che un proiettile l’aveva colpito ad una gamba. Secondo gli inquirenti Luigi De Micco è stato il vero regista dell’agguato, mentre  Antonio De Martino è stato il killer autore del delitto. Coinvolti anche Alessio Esposito e Davide Principe che hanno partecipato alla pianificazione dell’assassinio e a provvedere all’incendio del furgone utilizzato per compiere l’agguato.

L’attività investigativa ha consentito, inoltre, di ricostruire alcuni falliti agguati compiuti dal gruppo di fuoco del clan De Micco nei confronti di Michele Minichini, affiliato al clan De Luca Bossa (sodalizio scissionista del clan Sarno) e Bruno Mascitelli, ex affiliato al clan Sarno che stava attualmente costituendo un gruppo autonomo operante nei comuni limitrofi al quartiere di Ponticelli. Tra i destinatari del provvedimento figura un collaboratore di giustizia già affiliato al clan De Micco, nei cui confronti è stata disposta la misura restrittiva degli arresti domiciliari.

 

Antonio Autore, nato a Napoli l’8.11.1993;
Giuseppe Borrelli, nato a Napoli il 10.7.1988;
Lino Carbone, nato a Napoli il 23.8.1997;
Moreno Cocozza, nato a Napoli il 9.7.1985;
Francesco De Bernardo, nato a Napoli il 29.3.1989;
Luigi De Liguori, nato a Napoli il 10.02.1977;
Antonio De Martino, nato a Napoli il 14.8.1989;
Giuseppe De Martino, nato a Napoli il 4.11.1990;
Luigi De Micco, nato a Napoli il 13.8.1976;
Alessio Esposito, nato a Napoli il 15.6.1994;
Michele Gentile, nato a Napoli l’8.7.1992;
Domenico Limatola, nato a Napoli il 29.5.1991;
Giuseppe Napolitano, nato a Napoli l’11.8.1980;
Giovanni Ottaiano, nato a Napoli il 12.10.1979;
Roberto Pane, nato a Napoli il 3.9.1984;
Nicola Pizzo, nato a Napoli l’11.12.1981;
Davide Principe, nato a Napoli il 28.12.1989;
Fabio Riccardi, nato a Napoli il 10.4.1983;
Roberto Scala, nato a Napoli il 17.6.1976;
Vincenzo Scala, nato a Napoli il 22.7.1968;
Gennaro Sorrentino, nato a Napoli il 31.10.1979;
Nunzio Daniele Montanino nato a Napoli il 7.9..1976.

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