Ercolano- 7 anni di Forum dei giovani, parla il coordinatore Izzo: “Ercolano è un deserto. Deve diventare un prato fiorito”

Il Forum giovani Ercolano, è quello che al Nord chiamano “Il consiglio comunale dei ragazzi”. Formato da un’assemblea elettiva, formata da 15 membri ufficiali. Di questi ci sono un coordinatore, Alfredo Izzo, un vicecoordinatore e un segretario, eletti tramite votazione interna.

La realtà in cui vive Ercolano, è una realtà difficile, di stagnazione del rapporto economico tra cittadino e città. “Abbiamo il 70% di disoccupazione giovanile, anche se questa percentuale in molti casi non è reale, a causa dei lavori a nero. La nostra città, negli scorsi vent’anni non ha mai avuto un piano economico speculare a quelle che sono le esigenze effettive di cui ha realmente bisogno.” – afferma Alfredo Izzo – “Da noi, date le condizioni, sarebbe inutile fare un piano per costruire un’industria, bisognerebbe puntare alla valorizzazione delle strutture turistiche, come gli scavi o il MAV. Questo slancio si sta avendo con la nuova amministrazione, ed io sono il collegamento tra i giovani e quello che fa l’amministrazione. Senza fraintendere, non sono lo sportello d’ascolto dei giovani, anche perché sarebbe difficile su quasi 10.000 ragazzi.

Le attività del forum sono principalmente di attività politica sul territorio. “Noi pensiamo agli interessi del territorio, e non dei partiti a cui apparteniamo, in quanto diversi. Abbiamo in programmazione vari laboratori: di lingua tedesca o di fotografia. Ora stanno partendo in maniera effettiva, da Aprile che sono stato eletto abbiamo avuto vari problemi burocratici.” 

Spiega che generalmente nei loro incontri si tiene la Question time: “consiste in un ciclo di incontri nei quali i giovani di Ercolano parlano direttamente con l’amministrazione, ad esempio partecipano degli assessori e con loro si tiene un dibattito. È stato nostro ospite il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto.

Da sempre si sono riscontrati problemi nell’attirare i giovani verso questo tipo di attività, anche dagli esordi, sette anni fa. “Si hanno problemi ad attirare i giovani in questo campo. Questa istituzione esiste da 7 anni, ma da sempre si è perso molto tempo sia per ottenere una sede stabile, sia per ottenere qualche riconoscimento da parte del comune. Il problema principale è che siamo pochi. Su 6.000-7.000 giovani, io mi sento carico di responsabilità nel rappresentare un numero così elevato di persone.” – afferma –  “Molti sono arrabbiati, ma non fanno nulla per muovere la situazione. Mi rendo conto che i giovani siano particolarmente demotivati, anche per la realtà che vedono in televisione. Vedendo solo del marcio, preferiscono restare a casa e non votare. Quel che invece vorrei far capire io è che restando a casa, vincerà sempre il peggiore.”

“Io ho vari obiettivi: prima di tutto creare un’interazione con la cittadinanza giovanile e riuscire ad essere tramite con l’amministrazione.” – continua – “Ad Ercolano abbiamo due grandi temi: lavoro ed ambiente. Io vorrei far capire soprattutto alle nuove generazioni di non cedere ai ricatti mafiosi, di denunciare tutto ciò che vedono. Alcune battaglie, più che politiche, devono essere di cittadinanza.”

“Abbiamo pensieri diversi, ma questo rende tutto più stimolante. Avendo un confronto, io sono tenuto a ragionare su ciò che dico, e cercare di trovare una sintesi e un punto di incontro tra i diversi pensieri.” 

Un episodio che ci teneva a sottolineare è una sua esperienza al liceo, che ha messo in luce la demotivazione dei ragazzi della sua età. “Al liceo eravamo una classe di figli di operai, imprenditori, barbieri ecc. Tutti, tranne pochi, erano accomunati da un senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Non credevano che parlando si potesse risolvere qualcosa. Se i giovani della mia città sono rassegnati, il mio compito è quello di rialzarli per farli lottare almeno per ottenere ciò che il comune, nel suo piccolo, può dare. Bisogna spiegare ai ragazzi, che sono il futuro, quali sono i diritti che possono essere richiesti e a quale istituzioni essi possano farlo. Non si possono proporre richieste ad organi che non sono competenti per esaurirle.”

La pubblicità che il Forum propone, è pressoché online. “Bisogna puntare sulle scuole e sulla cultura” – continua. È stato proposto al comune di Ercolano, un orario continuo per la biblioteca di Ercolano, dalle 9:00 alle 19:00. È cominciata, difatti, una raccolta di firme e c’è stato un ottimo riscontro anche da parte di ragazzi dei comuni limitrofi. L’obiettivo è arrivare a 200 firme. “Vogliamo far capire che siamo un’istituzione che funziona, vogliamo effettivamente cambiare le cose e renderle accessibili a tutti.

Sarà presentato un evento in 3 giorni “Giovani europei tra disuguaglianza ed illusione“, organizzato grazie a dei fondi regionali vinti grazie ad un progetto. Parteciperanno anche il Forum giovani Portici, Forum giovani Torre del Greco, e l’associazione Diamoci la mano di Ercolano.

Il giorno 24 Novembre ci sarà la proiezione di PIIGS, un film sull’Unione Europea. “Vogliamo che i giovani la rivalutino” – aggiunge – “l’Unione Europea, se vista come unione economica perde di bellezza, dobbiamo vederla più come unione tra popoli.” Il 25 Novembre, il Forum di Portici, presenterà un workshop sul giornalismo, dalle ore 11:00 alle ore 17:00, in cui si farà riferimento anche alla rivista “Cafè Babel“. Il 26 Novembre, ad Ercolano, si terrà una conferenza finale seguita da un momento ludico e di intrattenimento.

Ad Ercolano, l’anno scorso si è tenuta una partita di calcio con l’amministrazione. Sono, così, riusciti ad acquistare una giostra per le carrozzine dei ragazzi diversamente abili, e da poco ne è stata acquistata un’altra. Il Forum regionale organizza molti eventi ad Avellino o a Benevento, non scelgono Napoli perché il rapporto tra elettore ed eletto vale di meno rispetto agli altri due. “Io vorrei che i ragazzi degli altri forum uscissero da questa logica e pensassero ai territori di cosa hanno bisogno. Anche con un minimo contributo economico si potrebbero organizzare moltissimi progetti. Un’altra cosa che vorrei fare è andare dai ragazzini di Pugliano, per capire di che hanno bisogno.”

Il motto è non arrendersi e non essere rassegnati. Si può investire su Ercolano, che oramai è un terreno deserto, e se sul deserto si possono creare varie oasi, allora diventerà un prato fiorito.” 

Ilaria Guardasole

 

 

 

 

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