Sancta Sanctorum e la tradizione delle ostriche a Napoli. Martedì 31 ottobre la prima Oyster dinner guidata
Quante tipologie di ostriche esistono in Europa? Che differenze olfattive e di gusto ci sono tra una della Bretagna e un’ostrica irlandese e qual è il periodo migliore per degustarle? A Napoli c’è un indirizzo che risponde a queste e ad altre domande: Sancta Sanctorum ristorante e oyster&crudo bar diventato in poco tempo il ritrovo di gourmand raffinati e di chi vuole esplorare il mondo delle ostriche e scoprirne le diverse varietà, i metodi di degustazione e gli abbinamenti.
Martedì 31 ottobre inizia un ciclo di cene dedicate esclusivamente a questi pregiati molluschi con la partecipazione dell’Oyster Ambassador Vincenzo Supino. Lo chef resident Raffaele Dell’Aria preparerà per ogni serata un menu teso ad esaltare le ostriche in diversi abbinamenti, l’Oyster Ambassador Supino guiderà la degustazione di quattro pregiate ostriche tra cui la Fine de Claires Verte Label Rouge, Maison Huitres Dousset premiata a Parigi con la Medal d’Or 2017: si tratta di un’ostrica molto particolare e dal pigmento verde marino grazie al fatto che da ottobre ad aprile si alimenta della micro alga navicula blue nei bacini di MarennesOleron, un vero e proprio Cru dell’ostricoltura.
Dopo la degustazione sotto la guida dell’Oyster Ambassador, la cena prosegue con montanara in salsa iodata alle ostriche tartare e salsa teriyaki, raviolo di ostriche alla scapece, tempura di ostriche e ortaggi, risushi con ostriche e dessert di ostrica e perla di foie gras. In abbinamento al ricercato menu il Crémant de Bourgogne Chardonnay Brut di Bailly Lapierre, elegante Blanc de blancs riconducibile ai migliori Champagne per finezza e per tratto minerale. La cena è solo su prenotazione e posti limitati. Costo euro 75 p.p.
Le prossime Oyster Dinner in programma: 28 novembre e 19 dicembre 2017. Aperto da un anno, Sancta Sanctorum coniuga in un solo locale american bar e ristorante di alta cucina e una terrazza dedicata alla degustazione di crudi di mare e ostriche. Nato dal recupero di un palazzo Liberty nel cuore della Napoli più elegante, propone cucina di ricerca e una cantina prestigiosa senza tradire tradizione e territorio. L’idea è frutto di due giovani imprenditori napoletani, Stefano Parisio e Anteo Letticino con la direzione di Francesco Sposito, chef Due Stelle Michelin di Taverna Estia a Brusciano. In cucina ai fornelli Raffaele Dell’Aria, già chef a Taverna Estia.
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