Fiamme all’interno del “Mercato coperto” di Portici. Intorno alle ore 19 di questo pomeriggio, due camionette dei vigili del fuoco, allertate dai residenti della zona, hanno domato un incendio all’interno della struttura di Via Arlotta: l’ecomostro specchio del degrado in cui da decenni versa il Centro Storico di Portici.
Il repentino e immediato intervento dei vigili del fuoco ha impedito che le fiamme raggiungessero più ampie dimensioni. Non da escludere la natura dolosa dell’incendio.
I locali del complesso versano, da anni, in uno stato di completo degrado e spesso in passato sono stati ritrovo per rom e tossicodipendenti. La piazzetta antistante l’ecomostro, invece, la sera si trasforma in un “campo di calcio” per gli “scugnizzi” della zona, costretti a dribblare auto e rifiuti di ogni genere.
La riqualificazione della struttura rappresenterebbe il primo step per l’intera riqualificazione del Centro Storico di Portici: un tempo cuore pulsante dell’economia porticese, oggi area in cui regnano abusivismo e illegalitá.
Le tragiche condizioni in cui versa l’edificio, nei cui interni “persistono” magazzini sottoposti a sequestro, e cumuli di rifiuti, anche speciali, avevano spinto negli anni ad ipotizzare il parziale abbattimento della struttura, che ha beneficiato (ai sensi della legge 208/98) di un finanziamento CIPE di 3.098.741,39 euro, ridotto successivamente, a seguito dell’aggiudicazione dei lavori, a 2.664.861 euro. L’ipotesi dell’abbattimento è stata però accantonata per la possibile insorgenza di oneri nei confronti del CIPE, e di responsabilità per danno erariale. Da qui le varie manifestazioni d’interesse della Giunta Marrone dal 2013 che, però, non hanno portato a nessun risultato.
Soltanto nella scorsa Primavera, durante il commissariamento diretto dal Viceprefetto Esposito, è stato siglato un accordo di fitto tra Asl e Comune che, per 55 mila euro annui, renderà, non senza polemiche, la palazzina la sede amministrativa dell‘Agenzia Sanitaria Locale che avrà l’obbligo di completa ristrutturazione dei quattro piani dell’edificio. Il primo passo per un’attesa riqualificazione?!
Dario Striano
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