Dopo le denunce di Gennaro Manzo a San Sebastiano al Vesuvio, risponde la ditta che gestisce lo smaltimento di rifiuti edili

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (Roberta De Cataldis) – “Sul nostro territorio vengono smaltiti rifiuti tossici e pericolosi”. È questa la denuncia che lancia Gennaro Manzo, consigliere de Il Popolo di San Sebastiano, in riferimento all’attività della Ciscav, l’azienda addetta allo smaltimento di materiale di lavorazioni edili sita in Via Figliola. “Questa attività non può essere svolta in un centro abitato”, accusa il consigliere attraverso manifesti e videodenunce, dove parla della cittadina ai piedi del Vesuvio come una “nuova terra dei fuochi”.

“Non permetteremmo mai la lavorazione di materiale pericoloso sul nostro territorio – fa sapere di tutta risposta il Sindaco Salvatore Sannino, che in questi giorni si è recato più volte sul posto – Siamo sempre attenti alle segnalazioni di tutti i cittadini. A San Sebastiano abbiamo già il problema delle colonne di fumo che si alzano da contrada Castelluccio, nel comune di Ercolano. I controlli sono doverosi e saranno ripetuti. Per il momento, a seguito degli accertamenti da parte degli uffici tecnici e delle forze dell’ordine, l’azienda risulta in regola.”

“Ci siamo ritrovati al centro di una speculazione politica – lamenta Nunzio Sannino, titolare dell’azienda che negli ultimi giorni è stata oggetto delle polemiche – I cittadini di San Sebastiano possono venire a verificare con i propri occhi che non trattiamo materiale pericoloso.”

La Ciscav opera sul territorio sansebastianese dal 2015 a fronte di autorizzazioni rilasciate dalla Regione, mentre il Comune è coinvolto solo per il rilascio del parere urbanistico.

“I rifiuti che riceviamo, in buona parte derivanti da demolizioni di pavimenti e murature, vengono triturati e riciclati fino a diventare nuova materia prima, riutilizzabile nel campo dell’edilizia. – spiega Sannino, titolare della Ciscav – È un centro di recupero, più che di smaltimento. Ma questo trattamento riguarda esclusivamente gli inerti. Altri materiali, quali guaine bituminose, cartongesso, plastica, legno e metalli vengono stoccati in recipienti chiusi depositati su aree pavimentate senza subire alcuna lavorazione fino alla loro esitazione. Il tutto avviene all’interno di appositi capannoni e con macchinari di nuova generazione; inoltre, tutto ciò che arriva viene censito sin dal primo trasporto e controllato nei dettagli sia in entrata che in uscita dalla nostra azienda.”

A seguito della denuncia del consigliere Manzo, il Corpo Forestale dell’Arma dei Carabinieri, i Vigili Urbani, i tecnici del Comune, il Sindaco Sannino e gruppi di cittadini sono stati in questi giorni presso l’azienda per verificarne il corretto operato. In particolare, in occasione del sopralluogo del 9 giugno è stato redatto da Vigili e Carabinieri un verbale che ne attesta il regolare funzionamento. Ma la preoccupazione dei cittadini rimane e sono tuttora in corso alcuni accertamenti da parte dei Carabinieri.

“La nostra presenza sul territorio riveste un ruolo importante per il rispetto dell’ambiente – precisa il titolare – dal momento che ci occupiamo di accogliere proprio parte del materiale di risulta di lavorazioni edili che spesso viene abbandonato lungo le strade. Si tratta di un servizio che offriamo alla cittadinanza e che dovrebbe incentivare la legalità.”

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