Portici verso il voto. La crisi del CentroSinistra e la scomparsa del CentroDestra. Cuomo attrae sempre più i “destrorsi” e gli ex-marroniani; la Sinistra radicale, invece, abbandona sempre più Iacomino
Da una parte, il Senatore Vincenzo Cuomo che aggrega; dall’altra, l’ex consigliere e parlamentare Salvatore Iacomino che “distrugge”. Da un lato, un “CentroSinistra” che sposta sempre più il suo baricentro verso Destra; dall’altro, uno che non riesce a trattenere liste e candidati. Nel mezzo la scomparsa ufficiale del CentroDestra, e poi i Grillini e il neonato Movimento Rinascimento di Riccardo Russo che proveranno ad inserirsi nella faida 2.0 del centrosinistra porticese per conquistare la poltrona più ambita del palazzo di vetro di via Campitelli, in vista delle prossime elezioni amministrative.
Il celebre Totò avrebbe forse commentato con la celebre frase “cos ‘e pazz rint a stu manicomio”, osservando la situazione politica a Portici, chiamata al voto, in Primavera, per l’elezione del nuovo consiglio comunale dopo la breve e fallimentare esperienza Marrone.
Dopo scissioni, tradimenti ed improvvise rappacificazioni, una nuova puntata arricchisce quella che noi de “l’Ora Vesuviana”, abbiamo definito la “Casa Vianello vesuviana”: la saga del Centro-Sinistra porticese.
Il vecchio centrosinistra, protagonista di 9 anni di governo locale con Enzo Cuomo sindaco, si è di nuovo scisso. Lo scioglimento della vecchia amministrazione e la raccolta firme per sfiduciare il sindaco-magistrato non sono bastati ad appianare le divergenze interne, nonostante il ritorno in campo del Senatore Cuomo, che appare sempre più favorito per la conquista della poltrona più ambita di palazzo Campitelli.
Il Partito Democratico ha infatti sciolto già da tempo la riserva e sarebbe pronto ad affrontare l’appuntamento elettorale con una super-coalizione, composta da circa 12 liste a sostegno del parlamentare. L’obiettivo è quello di vincere al primo turno per scongiurare il rischio del ballottaggio. A figurare nell’alleanza con i democratici cittadini alcuni alleati storici quali “Il Cittadino” di Luca Manzo, i Cristiani Uniti di Francesco Portoghese, e alcune liste civiche riconducibili, sempre secondo rumors, al disegno strategico del “Senatore”. Ad arricchire la super-corazzata democratica anche alcuni degli ex rivali protagonisti della maggioranza di governo Marrone: tra cui il PSI guidato dall’ex consigliere Di Bartolomeo, in rotta di collisione col suo ex assessore Raffaele Cuorvo, e la lista di Sinistra Civica (vecchia ossatura del progetto civico marroniano).
Una candidatura che spaventa le varie forze politiche in città quella Senatore e che ha spinto addirittura il CentroDestra a non presentare alcuna lista ufficiale. Così alcuni tra i destrorsi porticesi hanno già deciso di schierarsi con i democrat locali: tra questi, Fernando Farroni, candidato in Noi Sud alle ultime regionali, che dovrebbe non candidarsi al consiglio comunale per presentare la sua RDA e sperare in un posto in giunta; e Luigi Scognamiglio, ex PdL, già preso di mira sui social network per la sua passata vicinanza all’onorevole Ignazio La Russa. Discorso diverso, invece, per il fronte popolare (UDC di Massimo Olivieri ed NCD di Enzo Ciotola) e per quello di Campania Libera, il progetto civico del governatore De Luca che è sbarcato ufficialmente a Portici con l’impegno di tre ex consiglieri comunali di maggioranza, Salvatore Bimonte, Alessandro Fimiani e Pasquale Sannino, per cui si starebbe intavolando una trattativa politica non solo a livello locale ma anche regionale.
Mentre il Partito Democratico marcia spedito al traguardo della sempre più probabile vittoria elettorale; cresce in città il fronte Anti-Cuomo. Sono 3, per il momento, i candidati sindaco che proveranno a rendere dura la vita al PD: l’avvocato Riccardo Russo, che dovrebbe scendere in campo supportato da 4 liste civiche; Giovanni Erra, dato per favorito in vista delle primarie interne al Movimento 5 Stelle; e l’ex deputato e consigliere Salvatore Iacomino, leader di SeL e personalità storica del vecchio centro-sinistra porticese. Il “dottore”, tramontata definitivamente l’ipotesi del ritorno dell’ex sindaco Leopoldo Spedaliere sulla scena politica porticese, dovrebbe essere supportato dagli alleati storici dei Verdi di Franco Santomartino, l’ex consigliere Michele Miranda, Raffaele Cuorvo (che visto l’ammutinamento interno al suo vecchio PSI starebbe pensando di confluire in Risorgimento Socialista) ed il Cantiere di Michelangelo Gherardelli, recentemente “sfiduciato” da quello della vicina Ercolano, dopo i contrasti con il segretario del PD ercolanese, Piero Sabbarese. E ancora i Comunisti Italiani e alcuni tra ex IdV come Salvatore Duraccio, ex assessore alla Sicurezza della giunta Cuomo.
Scenari che sarebbero quasi del tutto delineati se solo l’ex consigliere di maggioranza Mauro Mazzone di Go! non stesse provando a creare un progetto alternativo ai due centrosinistra, supportando la candidatura di una misteriosa figura proveniente dalla società civile e fino ad oggi estranea alla vita politica porticese. Un altro pezzo della sinistra radicale in città che abbandona Salvatore Iacomino… mentre Enzo Cuomo corre sempre più spedito verso il traguardo finale.
Dario Striano
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