Farmaci gratis con ricette false: quattro arresti a Napoli e nel Vesuviano

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I Carabinieri Nas di Roma, supportati da militari del Nas e del Comando Provinciale di Napoli, hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e tre agli arresti domiciliari), emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma. Oggetto del provvedimento gli appartenenti ad un’associazione criminale finalizzata alla truffa aggravata in danno del Servizio Sanitario, ricettazione e falsificazione di ricette al fine di rifornirsi illecitamente di medicinali da rivendere al mercato illegale. Il provvedimento – spiega una nota dei Carabinieri – è stato emesso nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma che ha portato all’individuazione di «un collaudato sistema illecito gestito da un sodalizio partenopeo che, mediante costanti sortite in numerose farmacie della Capitale, induceva in errore i farmacisti approvvigionandosi gratuitamente di medicinali utilizzando ricette intestate a medici e pazienti ignari e riportanti falsi codici di esenzione totale». I farmaci, il cui rimborso veniva fatto ricadere sulla sanità pubblica, erano in particolare «quelli oggetto di periodica indisponibilità nelle farmacie, richiesti e ben remunerati dal mercato estero». La truffa avrebbe causato alla sanità pubblica un danno economico quantificato in oltre 350mila euro.

Con false prescrizione mediche compilate su ricettari rubati si approvvigionavano di farmaci costosi, che il Servizio sanitario nazionale distribuisce gratis, per rivenderli all’estero in una sorta di mercato nero. Per quattro napoletani sono scattate le misure cautelari, una in carcere e tre ai domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma. Gli arresti sono stati eseguiti stamani in provincia di Napoli dai carabinieri del Nas di Roma, supportati da militari del Nas e del Comando Provinciale di Napoli. Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale, ricettazione, falso materiale ed ideologico i reati contestati dal pm Corrado Fasanelli. In carcere, su disposizione del gip Cinzia Parasporo, è finito Giovanni Di Napoli, mentre ai domiciliari sono stati posti Emanuela Formosa, Rosaria Di Napoli e Claudio Guaglione. Secondo quanto accertato dai Nas, il gruppo criminale, tramite periodiche sortite nella capitale, si rifornivano di farmaci costosi, come lo Spiriva (costo circa 60 euro), utilizzando ricette intestate a medici e pazienti ignari e riportanti falsi codici di esenzione totale. Gli stessi, una volta portati a Napoli, venivano poi rivenduti all’estero. L’ammontare della truffa è di poco inferiore ai 400 mila euro. Le indagini sono scattate dopo la segnalazione di un farmacista. Dalle intercettazioni sono poi scaturite conferme sulle responsabilità degli indagati.

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