Portici. Il “the day after Marrone” è un giorno di bilanci da parte della quasi totalità delle forze che hanno caratterizzato la geografia politica all’interno del consiglio comunale durante gli ultimi 3 anni. Maggioranza e opposizione si sono espresse sulla sfiducia al sindaco che comporterà il commissariamento dell’ente e le elezioni nella Primavera del 2017.
Dopo il silenzio iniziale, il primo cittadino Nicola Marrone ha annunciato il suo ritorno alla carriera di magistrato e il suo definitivo abbandono alla politica: “Il mio è stato un invito chiaro al senso di responsabilità ma evidentemente sono prevalse altre logiche. – ha detto il sindaco-magistrato – Abbiamo da poco approvato un bilancio di previsione che tiene conto per la prima volta delle stringenti nuove regole di contabilità pubblica e ci stavamo apprestando a predisporre un piano di riequilibrio per porre rimedio ai guasti derivanti da lunghi anni di finanza allegra. La scelta dei consiglieri di interrompere questa esperienza, indubbiamente, non ha tenuto conto dei riflessi negativi per la città. Auspico, comunque, che i percorsi amministrativi da noi intrapresi possano essere portati al più presto a compimento. Torno con grande serenità alla mia professione di magistrato ma da cittadino porticese continuerò a vivere con attenzione lo sviluppo e le criticità del nostro territorio“.
Determinante per la definitiva caduta dell’era Marrone è stata la tredicesima firma, quella del consigliere Luca Viscardi, tra i più scontenti dopo l’azzeramento di giunta disposto dall’ex giudice del tribunale di Torre Annunziata la settimana scorsa: “A differenza di ciò che si potrebbe ritenere, questo, per me, non è assolutamente un momento di gioia. – ha detto sui social l’ex consigliere comunale – Anzi, sento sulle spalle tutto il peso di quella responsabilità che, insieme alla minoranza, ho deciso di assumermi. Qualcuno ci guarderà con malcelato odio, qualcuno girerà la faccia e qualcun altro ancora, additerà me come un traditore, addossandomi colpe e responsabilità. Ed io, però, intendo assumerle pienamente, in piena coscienza e umiltà. Ho commesso i miei errori e so che li pagherò, ma l’ho fatto perché ho sempre ritenuto giusto servire un alto ideale di Giustizia, che trascendesse le becere problematiche e questioni politiche. Abbiamo votato un bilancio farraginoso, incompleto e alquanto spinoso ma, a servizio della città di Portici, l’abbiamo fatto, seppur con mille perplessità. Ingenuamente, forse, abbiamo confidato in un cambiamento, in un ribaltamento di fronte ma, come si evince da queste ultime ore, ciò non è successo. Ed è per questo che, insieme all’Opposizione, abbiamo deciso di prendere in mano la situazione”.
Luca Viscardi è stato però anche oggetto delle critiche del “neo-ex-gruppo consiliare” PD 2.0, composto da Salvatore Bimonte, Alessandro Fimiani e Pasquale Sannino, coloro che hanno voluto fortemente l’azzeramento dell’esecutivo per dare avvio a quel rilancio amministrativo mai realizzato e annunciato da 3 anni dal sindaco-magistrato: “Oggi un esponente della maggioranza che ormai tre anni fa aveva fatto eleggere il Sindaco Marrone, il Consigliere Luca Viscardi, ha scelto di firmare, insieme all”opposizione, una mozione di sfiducia che, di fatto, porterà la nostra città ad un anno di commissariamento. – hanno detto i tre ex consiglieri – Noi, come Portici Democratica, pur essendoci sempre dichiarati di centrosinistra, non ne comprendiamo il motivo. Siamo stati i primi, negli ultimi mesi, ad essere molto critici sull”operato di questa amministrazione. Ma, allo stesso tempo, siamo convinti che non si abbandona la nave che affonda. Mai. Eravamo convinti che un sano e proficuo confronto dialettico avrebbe portato a migliorare sensibilmente la situazione amministrativa e lo scenario politico porticese. Tutti insieme, e con grande senso di responsabilità, avevamo approvato un bilancio a dir poco complicato. E lo avevamo fatto sempre e solo per il bene della città. Oggi qualcuno ha improvvisamente cambiato idea e ha deciso che un anno di commissariamento sia la soluzione migliore per la città. Da questo momento il nostro gruppo si adopererà, laddove c’è ne fosse la necessità, per aiutare il futuro commissario nel difficile compito che lo aspetta. Dal punto di vista politico, invece, continureremo, ancora con più forza ad occuparci della nostra amata città. E lo faremo anche confrontandoci, se ce ne saranno gli spazi, con chi in questi tre anni è stato all”opposizione rispetto a questa esperienza amministrativa. E lo faremo nella speranza che alle prossime elezioni ci sia aria nuova e non la riproposizione di chi ha già governato la città.”
Tempo di bilanci anche per i Giovani Organizzati, forse, la realtà politica più attiva all’interno del consiglio comunale, stilati dal consigliere Mauro Mazzone: “I GO! – ha detto il più giovane tra i rappresentanti in assise – hanno lavorato in questi tre anni nell’ esclusivo interesse della città e conseguito ottimi risultati. Il Sindaco Marrone poteva contare sulla stragrande maggioranza di persone perbene che lo ha sostenuto, di certo il riferimento a quanti lo tiravano per la giacca non ci vede protagonisti. Sento il dovere di ringraziare Valentina Maisto e Fabrizia Guerra, che sono state le nostre due compagne impegnate in giunta. Hanno saputo dimostrare, con il loro lavoro e grazie al sostegno di tutti noi, che il buon governo fatto di passione e onestà spesso è emanazione dei giovani impegnati nell’ Amministrazione Pubblica.”
Chi, invece, festeggia è il Partito Democratico, ferma e netta opposizione alla maggioranza in questi tre anni di governo: “Tredici consiglieri comunali rassegnando le dimissioni hanno determinato la fine di questa esperienza amministrativa. – hanno dichiarato tramite una nota pubblica i democratici – Portici è stata violentata, ridotta al collasso, depauperata e svilita. Per questo avvertiamo la drammaticità di questo passagio e lo viviamo con forte preoccupazione ma anche nella consapevolezza di aver liberato la Città da un incubo fatto di malagestione e fallimenti quotidiani. Abbiamo una straordinaria responsabilità adesso e siamo convinti che insieme saremo all’altezza delle sfide che arriveranno per l’unico e superiore bene della Città”.
Più pacati, invece, i toni del giovane consigliere Luca Manzo che ha sostituito nel 2014 tra i banchi di Palazzo Campitelli, il dimissionario Giorgio Perasole: “Come lista Il Cittadino sono stato in opposizione dalla prima ora. Sarebbe facile oggi gioire per la caduta del consiglio, eppure ritengo che si scrive sempre una pagina triste quando un amministrazione va a casa prima della scadenza del mandato. Negli ultimi tre anni abbiamo assistito ad una instabilità politica senza precedenti che ha imbavagliato la città nell’incuria e nel degrado. I continui rimpasti di giunta hanno azzerato ogni possibilità di programmazione. Consegnare le dimissioni non è stata una scelta facile, ma continuare ad andare avanti senza poter risolvere i problemi quotidiani dei cittadini non era più possibile. Adesso bisogna costruire una coalizione sana, formata da forze giovani e da persone preparate che amano la propria città. Sono convinto che con determinazione e sacrificio Portici tornerà il fiorella all’occhiello della provincia napoletana”.
Bordate anche dai Verdi che, dopo esser stati eletti tra le fila del centro-sinistra marroniano, sono stati espulsi, nel 2015, assieme a Sinistra e Libertà, dopo i dissidi interni causati dalle elezioni regionali con l’ex vicepresidente del consiglio Ferdinando Farroni, oggi, all’opposizione: “Dispiace per il commissariamento lungo ma era inevitabile. Marrone incapace di tenere unita la coalizione. Dispiace che Portici avrà un commissariamento piuttosto lungo a meno che non si apra la possibilità di un voto in autunno, ma la fine dell’esperienza di Marrone a capo dell’Amministrazione comunale era ormai decisa da tempo per il comportamento irresponsabile, dal punto di vista politico, del Sindaco sfiduciato – Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Giorgio Alfieri, portavoce cittadino del Sole che ride – Sin da subito ci si è resi conto che la consiliatura non sarebbe durata molto visto che, dopo pochi mesi dall’insediamento, aveva deciso di estromettere dalla maggioranza i rappresentanti di Verdi e Sinistra e Libertà” hanno aggiunto Borrelli e Alfieri per i quali “quella decisione era un segnale chiaro della sua incapacità a tenere in piedi l’alleanza che gli aveva permesso di vincere le elezioni”.
Infine, attacchi anche dalle forze extraconsiliari e addirittura parlamentari, tramite il comunicato stampa diffuso dal Senatore grillino, Sergio Puglia, nella giornata di ieri: “La decadenza del sindaco Marrone, dopo le dimissioni di 13 consiglieri, arriva troppo tardi. A prolungare l’inutile agonia, l’irresponsabilità di esponenti della maggioranza, preoccupati della loro poltrona molto più che degli interessi della città, unita ad un’opposizione nulla di un Partito democratico che ha preferito aspettare il cadavere sulla riva del fiume, piuttosto che battersi tra i banchi del consiglio perché Portici non perdesse, ad esempio, il suo Lungomare”
Dario Striano
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