A Cercola un protocollo di intesa col Parco del Vesuvio per il rilancio delle aree rurali. E la presentazione dell’orto sociale
Cercola – “Rilanciare un territorio partendo dalla sua economia. E da quella rurale” – così il primo cittadino di Cercola Vincenzo Fiengo ha inteso sintetizzare i temi della presentazione del Protocollo di intesa con le Associazioni Italia Nostra, Legambiente, Libera e Slow Food, per consolidare e sviluppare una produzione agricola ed alimentare di qualità basata su criteri di sostenibilità ambientale ed energetica, salvaguardare la biodiversità e i saperi tradizionali legati al territorio come modello, anche da far valere e proporre nelle iniziative di cooperazione internazionale e tutelare il paesaggio del territorio vesuviano. “Il Comune di Cercola – ha continuato l’avvocato Vincenzo Fiengo – è in prima linea da sempre per promuovere l’educazione e la cultura alimentare dei cittadini, a partire dalle scuole primarie e rivolgendosi agli adulti, al fine di valorizzare il patrimonio agroalimentare regionale e gli aspetti salutistici legati al cibo; aumentare le opportunità di fruizione di cibi genuini, di qualità e di produzioni locali, attraverso interventi: per l’accorciamento della filiera commerciale; la promozione della cultura del consumo di prossimità; la qualificazione della ristorazione collettiva e promozione della ristorazione d’eccellenza che contraddistingue l’area vesuviana; la crescita dell’offerta di servizi qualificati del settore commerciale/turistico”. Giovedì 7 luglio nel tetaro comunale cittadino il sindaco Vincenzo Fiengo incontrerà Agostino Casillo, Presidente Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Alberto Capasso, Vicepresidente regionale Slow Food Campania, Antonio d’Amore, Referente Libera Napoli, Massimo Maresca, Presidente regionale Italia Nostra Campania, Michele Buonomo, Presidente regionale Legambiente Campania, Patrizia Spigno, Fiduciaria Slow Food Condotta Vesuvio e assieme al protocollo di intesa sarà inaugurato anche l’orto sociale nato in un posto certamente “atipico” per la città, ma sicuramente di grande messaggio e valore sociale.
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