Immobili confiscati alla camorra e affidati ad usi sociali, ecco la mappa sotto il Vesuvio
Nei giorni di campagna elettorale è bene ricordare, visto che tanti candidati lo dimenticano, che la camorra esiste. E non in astratto, ma concretamente, con diverse proprietà e affari anche nei territori vesuviani. Per tenerlo a mente basta valutare gli immobili confiscati e ora destinati ad altri usi. A Pomigliano sono ben 13, con luoghi e destinazioni tra i più diversi. La strada dove ci sono più immobili riassegnati e via Locatelli, qui al posto di luoghi di malaffare c’è il centro sociale intitolato a Paolo Borsellino, che mette insieme tre locali distinti, dopo una serie di lavori di ristrutturazione. Sempre a via Locatelli, dove prima c’era un’abitazione e un garage, oggi c’è l’associazione antiracket “Pomigliano per la Legalità”, la loro concessione è fissata fino al 2018. Basta spostarsi di pochi isolati per arrivare a via Passariello, qui sono stati sequestrati una serie di appartamenti, poi dati in concessione ai carabinieri pomiglianesi. Nonostante nel documento in possesso al Comune si parli della destinazione in “attività sociali” oggi quei locali sono utilizzati come residenze per i militari dell’Arma. La scadenza è fissata il 3 novembre del 2015. Sempre a via Passariello c’è un altro locale, un ex garage con un’autorimessa, che aspetta di essere destinato ad attività sociali, ma per ora è solo un deposito gestito dal Comune. Anche il centro città non è stato risparmiato dalla malavita: a via Terracciano, dove prima c’era una macelleria oggi c’è una cooperativa sociale, con la vendita di prodotti nati da attività industriali e di artigianato riconvertite. Questo locale commerciale è gestito dall’associazione Il Pioppo fino al 2015. Le pecore nere di questo elenco sono anche le proprietà più grandi, che potenzialmente potrebbero dare un enorme servizio alla città: la prima si trova a via San Cristoforo e per un certo periodo di tempo è stata la sede della polizia municipale, che oggi ci è trasferita nel centralissimo palazzo Baronale. Per questa struttura, oggi in stato di abbandono, il Consiglio Comunale ha lanciato due proposte: darlo in concessione al centro di igiene mentale pomiglianese, che ha perso la sede a causa dei tagli della sanità, oppure trasformarlo in un presidio ospedaliero di pronto soccorso, vista la chiusura dell’ospedale Apicella. Ma in questo caso siamo ancora nel campo delle proposte. La seconda è un terreno agricolo piuttosto vasto in Masseria Castiello, dove sono presenti alcune strutture portanti di edifici mai nati. In questo caso, vista la grandezza della proprietà, la riqualificazione ha bisogno di una progettazione e di un investimento elevato, per questo il Comune chiese aiuto al Consorzio Sole. Per ora nulla è stato fatto. Ultima nota: fa sorridere vedere gli agenti di Polizia Municipale usare auto “strane” come una Smart e una A3. Gli agenti non sono impazziti, basta guardare bene le fiancate per leggere che quelli sono veicoli sequestrati, ridipinti e riassegnati.
Daniele De Somma
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