BUFERA APPALTI A PORTICI: RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER 23 TRA EX POLITICI, IMPRENDITORI DIPENDENTI E DIRIGENTI COMUNALI.
Bufera appalti a Portici. Al setaccio la “golden age” dell’era Cuomo. La Procura di Napoli ha emesso richieste di rinvio a giudizio a 23 tra dipendenti e dirigenti comunali, politici, e imprenditori per “associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, falso ideologico e corruzione”.
Tra i nomi risaltano quelli del dipendente comunale Pierino Piro, all’epoca addetto all’ufficio gare e contratti; dell’ex assessore ai lavori pubblici della Giunta Cuomo, Rosario Frosina; e dell’imprenditore Paolo De Filippis: i tre risultavano già indagati nel 2009, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Graziella Arlomede, poi estesa ad altri 10 dipendenti comunali e a 9 imprenditori. L’accusa è di aver “truccato”, e di essersi poi aggiudicati, gare di evidenza pubblica, alle quali i tre avrebbero partecipato mediante imprese a loro riconducibili. Una volta vinto l’appalto, sempre secondo le accuse, gli imputati avrebbero imposto il subappalto dietro pagamento di una tangente.
Sotto la lente degli inquirenti, la realizzazione del Museo e dell’Anfiteatro di Villa Mascolo; il restyling di Villa Fernandez e del Circolo nautico; l’adeguamento a sede universitaria di Palazzo Caposele; e la conversione dell’ex scuola elementare di Via Martiri di via Fani in Psaut.
Progetti dal valore complessivo di ben 22 milioni di Euro, la cui manomissione delle buste sarebbe avvenuta tramite la complicità di altri dipendenti comunali: tra i destinatari delle richieste di rinvio a giudizio Antonio De Crescenzo, Vittorio Marotta, Gennaro Penna, Michele Nocerino;gli attuali dirigenti Corrado Auricchio; il funzionario Pasquale Fusco, e l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Melito, al tempo componente della commissione gare d’appalto, Giovanni Mignano. Indagati, infine, anche Francesco Moscato e Maria Parente, amministratore e liquidatore del Consorzio Villa Mascolo, per evasione fiscale; così come gli imprenditori delle ditte sotto torchio, Giovanni Mazzarella, Luigi Lucci, Vincenzo Costantino e Ciro Riccio.
Nuovi guai, dunque, per l’ingegner Rosario Frosina. L’attuale membro della segreteria politica del PD cittadino, risulta, tra l’altro, destinatario di una richiesta di rinvio a giudizio per un’inchiesta che vede coinvolti, in due procedimenti della stessa indagine, anche l’ex consigliere comunale Ciro Nocerino (PdCI), e l’ex Assessore al Patrimonio del Comune di Portici, Pietro Iodici: accusati di concussione per aver minacciato due giovani imprenditori nella gestione di un locale. Il prossimo 6 Ottobre ci sarà l’udienza preliminare in cui il Gup sarà chiamato a sciogliere la riserva riguardo la possibilità di inserire agli atti nuovi elementi, tra cui alcune registrazioni tra presenti.
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