Cercola, la polemica su Facebook tra sindaco e Pd rischia di finire in tribunale

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Cercola – La polemica corre sul web e oggi anche le minacce di denuncia penale. Sì perché da Facebook alle aule di tribunali, ormai il passo è breve. “In data 20/06/2015 il sindaco Vincenzo Fiengo, dopo aver letto il nostro manifesto affisso nella mattinata dello stesso giorno, pubblicava sul proprio profilo personale facebook alcuni post in cui muoveva gravi accuse al Partito Democratico – si legge in una nota stampa del Pd cremonese -. A tali accuse la segreteria rispondeva, nello stesso giorno, con un post pubblicato sulla pagina facebook ufficiale pdcercola.rinosito, chiedendo smentita di quanto affermato. In considerazione della gravità delle accuse mosse e del fatto che, ad oggi, il Sindaco non abbia ancora provveduto a ritirare quanto dichiarato,  il circolo PD, il direttivo e la segreteria intendono chiarire alcuni punti. Relativamente all’accusa mossa dal sindaco di “difendere lobby, di avere interessi imprenditoriali urbanistici o cooperative” avendo già  pubblicamente invitato il primo cittadino a consegnare alle autorità competenti le notizie in suo possesso, chiediamo allo stesso di ritirare quanto dichiarato entro ventiquattro ore dalla pubblicazione di questo comunicato dopodiché adiremo le vie legali. Il Partito Democratico ha come unico interesse il bene comune ed il benessere della cittadinanza. Dalle proprie azioni politiche è scaturita la bocciatura della scellerata variante al PRG, giusto per citare un’azione a tutela della comunità cercolese e contro gli interessi dei pochi. Inoltre per quanto attiene “l’elemosina di dialogo, di messa scalza al Comune, di richiesta di assessorati” intendiamo chiarire, una volta per tutte, che la segreteria del Partito Democratico non ha mai e in nessun modo chiesto di entrare in giunta, né tantomeno di intavolare tentativi di dialogo rivolti a tal fine.  Va da sé che ogni confronto politico con il Partito Democratico, se non avviene con la segreteria è fine a sé stesso. Qualsiasi discussione e confronto politico, se non riceve l’avallo della segreteria, non rappresenta la posizione ufficiale del Partito Democratico. Se la nostra apertura al confronto, nel tentativo di dare, unicamente, un contributo significativo al miglioramento dei servizi per i cittadini, deve essere definita ed interpretata in tal modo, prendiamo atto che questa amministrazione vuole la chiusura ad ogni dialogo politico. Resta invece un punto fermo l’apertura al dialogo del Partito Democratico con ogni forza politica di centro sinistra che intenda condividere il proprio obiettivo principale, ovvero perseguire il benessere della cittadinanza con un’attenzione particolare ai più deboli. Abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco alla luce di tutti gli errori commessi negli ultimi mesi: revoca refezione scolastica, revoca strisce blu, revoca bando PUC, assenza autorizzazioni per campi estivi, fermo lavori scuola Luca Giordano etc etc. Prendiamo atto che il sindaco, così puntuale nel muovere accuse infondate, ad oggi non ha risposto neanche ad una delle questioni poste. Esortiamo quindi nuovamente il primo cittadino ed il presidente del consiglio a convocare nel più breve tempo possibile il consiglio comunale, luogo per eccellenza destinato al confronto politico e a fornire in tal luogo le risposte dovute alla cittadinanza”. Di sicuro si attendo risposte al vetriolo via web, ormai vera e propria arena politica in una città che una volta brillava per le accese discussioni in consiglio comunale, esprimendo personaggi di spicco della politica vesuviana, qualcuno dei quali purtroppo passato a miglior vita.

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