Facoltà di Agraria, interviene il Preside Masi: “Siamo all’avanguardia e collaboriamo con le eccellenze aziendali internazionali, grantiamo l’accoglienza agli studenti e il loro futuro. Le inefficienze sono causate dall’Adisu e non dalla Federico II”
PORTICI – A fronte di quanto dichiarato da alcuni studenti dell’Agraria di Portici, nel numero di Settembre 2012 dell’Ora Vesuviana, (in cui abbiamo raccolto la voce di molti studenti, che lamentano la mancanza di posti a sedere, l’inagibilità di alcuni laboratori, il numero delle sedute d’esame, la mancanza di sbocchi occupazionali, e infine, il problema degli alloggi), il Preside della Facoltà, il professor Paolo Masi, non ci sta, e ha voluto rilasciarci una sua dichiarazione. “Per quanto riguarda la carenza di spazi, la Facoltà possiede 19 aule, di cui una da 210 posti, quattro da 120, 8 da 80, e 6 da 50. Fino all’anno 2006, si iscrivevano 300 matricole l’anno. Oggi, grazie anche alla politica che si è adottato, le iscrizioni sono notevolmente aumentate, e superano le 600 unità. La facoltà mette a disposizione degli studenti cinque laboratori didattici, fino allo scorso anno, perfettamente funzionanti. Lo scorso anno, poi, sono stati oggetto di lavori necessari, per adeguarli alle recenti norme alla sicurezza. Inoltre, vi sono due laboratori informatici, un laboratorio linguistico, oltre sale studio per 200 posti a sedere. Per quanto riguarda le sedute di laurea, sono tre, e non due: quella invernale (dal 15 Gennaio al 1 Marzo); quella estiva dal (1 Giugno al 31 Luglio), e quella autunnale (dal 1 al 30 Settembre). Nel complesso sono previsti, dunque, 8 appelli, per superare le 6 discipline che vengono impartite annualmente. La Facoltà dal 2007 ha fatto la scelta di non essere più un “esamificio”, ma un luogo di studio e di apprendimento. Poiché le sedute d’esame si susseguono a cadenza quindicinale, si è ritenuto che un allievo, la cui preparazione fosse così carente da non superare l’esame, non potesse sopperire a queste mancanze in soli 15 giorni; ma avesse bisogno di almeno un mese di preparazione. Ovviamente la carriera degli studenti è stata accuratamente monitorata per verificare la bontà della scelta. Come si può verificare consultando il sito Almalaurea, siamo in Italia, dopo Padova, la Facoltà d’Agraria con il più breve tempo per il completamento degli studi. Da cinque anni a questa parte, poi, il numero dei fuoricorso si è sensibilmente ridotto. Infine qualche dichiarazione sugli sbocchi occupazionali: in questo caso le parlo come Professore di Tecnologie Alimentari. Generazioni d’allievi lavorano presso le più facoltose aziende del settore: Unilever, Nestlè, Findus, Barilla, Plasmon, e in tutte le aziende alimentari della Campania. Per chiudere vorrei spendere qualche parola sul problema disagi degli alloggi. Per facilitare gli studenti, da anni, opera in Facoltà un “Housing Office”, che aiuta molti fuorisede a trovare alloggio; la facoltà sta verificando la possibilità di disporre di alcune camere del Palazzo Valle, sede della scuola delle guardie penitenziarie. Esiste però in Facoltà il Collegio Medici, una casa dello studente, in grado di ospitare 80 studenti in camera singola, con una mensa di oltre 120 posti a sedere. Purtroppo il collegio è chiuso da oltre 15 anni, e la mensa funziona a singhiozzo. La gestione di questa struttura non dipende, però, dall’Ateneo, ma da un ente regionale per il diritto (negato) allo studio “l’Adisu Napoli 2.”
Dario Striano
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