Bollettini per sacramenti, polemiche, Il vescovo di Nola difende i sacerdoti dagli attacchi

chiesa del rosario Ottaviano

Pomigliano d’Arco –  ”Vili offese”, ”pettegolezzi di bassissimo livello” e ”accuse gravissime e cattive”: così il vescovo di Nola (Napoli), monsignor Beniamino Depalma, commenta le polemiche scatenatesi nelle ultime settimane a Pomigliano d’Arco, sui bollettini postali consegnati dai parroci della chiesa San Felice in Pincis ai promessi sposi per ricevere il sacramento matrimoniale, e ritenuti dal presule la garanzia ”della massima trasparenza dei conti parrocchiali”. «Nelle ultime settimane – ha scritto monsignor Depalma in una nota – sono apparse su manifesti a muro e sui social network affermazioni gravemente diffamatorie contro i parroci di San Felice in pincis. Parole violente e offensive, accuse gratuite e cattive che come Vescovo di Nola non posso minimamente tollerare. Esprimo la totale solidarietà e vicinanza ai sacerdoti coinvolti, vittime di un attacco ingiustificato. Quanto sta accadendo è semplicemente disgustoso per una città civile». Il presule, inoltre, spiega che per i sacramenti «non vige alcun obbligo di dare un contributo economico», sottolineando che la prassi in atto nella chiesa di Pomigliano, è frutto di una decisione assunta anni fa dal Consiglio pastorale della parrocchia, per rendere deducibili le offerte alle stesse persone che le hanno fatte, e, in quanto tracciabili, per garantire «la massima trasparenza dei conti parrocchiali». «Questi sono i fatti – ha aggiunto – il resto è pettegolezzo di bassissimo livello».

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