L’artista Noa in concerto a Portici: “Da Pietrarsa un ponte di pace sul Mediterraneo che unisce Napoli ed Israele”. (con video)

DSC_0082Si spengono le luci, si accendono i riflettori e il padiglione di Pietrarsa con i suoi treni d’epoca sembra trasformarsi in una nave. Una nave pronta ad un viaggio lungo quanto il Mediterraneo. La “Pietra-arsa” freme al suono della voce della sirena Noa, e la musica diventa così un ponte di pace che parte da Portici e unisce Napoli ed Israele.

800 biglietti “venduti”, almeno 1200 spettatori presenti per assistere a “Noapolis: note di Pace“: concerto, promosso dall’Amministrazione comunale porticese, che ha visto esibirsi sul palco del Museo Ferroviario, la sera del 3 Gennaio, l’artista israeliana Noa, e il quartetto, tutto napoletano, dei Solis String Quartet, in un omaggio alla cultura classica napoletana che si è tradotto in una musica sconfinata, senza confine; e che, attraverso una raffinata ed originale rilettura negli arrangiamenti, ha raccontato una Napoli al centro delle culture del mondo, nel cuore del Mediterraneo.

Un vero successo, nonostante le critiche dell’opposizione politica locale, indignatasi per l’elevato costo dell’evento e per la designazione del luogo del concerto: 35 mila euro stanziati dalle casse comunali (26 mila 400 euro per compenso artistico; 4 mila 880 euro per il noleggio dell’impianto audio; 4 mila 720 euro, infine, per altre spese a carico dell’A.C) e 800 biglietti gratuiti messi a disposizione dei cittadini porticesi per i posti a sedere che richiede il padiglione principale di Pietrarsa. Una spesa che, secondo il Partito Democratico locale, dato l’attuale periodo di crisi e le casse non floride del Comune, si sarebbe potuta evitare, e/o destinare ad altro settore. “Una spesa dei cittadini” che non giustifica, a detta del PD cittadino, le modalità di partecipazione alla serata: “un pugno di inviti,- hanno scritto in un duro comunicato i democratici porticesi- sono stati destinati alla Cittadinanza, senza un’adeguata pubblicità ed informazione. La stragrande maggioranza degli inviti è stata utilizzata così dagli Amministratori Comunali per soddisfare le richieste delle proprie clientele. Ragion per cui i Consiglieri Comunali del PD hanno scelto di non ritirare i biglietti loro destinati“.

DSC_0093Il Sindaco Nicola Marrone ha voluto però a tutti costi la manifestazione. Ha voluto a tutti costi che si tornasse a parlare di cultura a Pietrarsa: “I soldi spesi in cultura sono soldi spesi beni.- ha detto alla conferenza stampa il Primo cittadino– Perchè la Cultura dovrebbe rappresentare il petrolio della nostra Terra. Bisogna investire in manifestazioni del genere: un evento di alto livello che ha l’obiettivo non solo di sensibilizzare i cittadini su tematiche difficili come il conflitto israelo-palestinese, ma anche quello di promuovere la cultura del nostro territorio, e di valorizzare uno dei luoghi simbolo di Portici, il Museo di Pietrarsa. Non è possibile che un’amministrazione comunale non possa investire in iniziative di carattere culturale così elevate ed importanti”.“Oggi abbiamo vinto una scommessa- ha continuato il sindaco sul palco del concerto- Siamo riusciti a riportare a Pietrarsa così tanta gente per un evento culturale“.

10893623_715459945234652_1347122805_nLa scelta del Museo Ferroviario come location dell’evento è stata apprezzata particolarmente dall’artista Noa: “Sono molto ispirata dai treni: prendevo sempre il treno per andare a lavorare quando ero a New York.- ha detto l’artista in conferenza stampa- Mi portava dal degrado del Bronx ai posti più belli della Grande Mela. Il treno è simbolo di speranza, di opportunità, di cambiamento verso un futuro migliore. Il treno è simbolo di cultura, di collegamento: con esso puoi incontrare nuova gente e conoscere nuovi paesi, nuove tradizioni. Il treno, per la mia gente, è anche il simbolo dell’olocausto: una croce che io e il mio popolo ci portiamo e ci porteremo sempre sulle spalle. Ecco, per noi musicisti spesso la musica rappresenta una croce da portare sulle spalle, ma è compito di noi artisti tramutare in speranza la realtà difficile. La musica è un linguaggio universale che deve tramutarsi in bellezza e gioia per gli altri. Sapete anche perchè amo la musica napoletana? Perchè i napoletani proprio come il mio popolo riescono ad affrontare le sofferenze della vita con l’umorismo, con il sorriso. Proprio come dovrebbe fare la musica“.

Noa ha cantato, suonato e danzato per circa due ore sul palco. La sua umiltà, la sua voce soave, la sua energia canora ed espressiva hanno mandato in ecstasy la platea di spettatori: 1200, forse anche un centinaio in più. Perchè alla fine, inviti e biglietti non son serviti. Tutti sono entrati. Chi rischiava di non assistere al concerto ero io, perchè qualcuno aveva dimenticato di portare fuori la lista degli accrediti stampa. Ma, come ha ricordato la cantante israeliana nel suo ultimo pezzo del concerto tra le pietre laviche di Portici,in compagnia dell’orchestra Sanitansambledel Rione Sanità, “La Vita è bella“… e allora va bene così

Dario Striano

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