A Portici “La Settimana della Pace” diventa bufera.
Il dibattito “Crisi umanitarie e ruolo dei movimenti giovanili : Reportages dall’Africa, dal Kurdistan, dal Sudamerica e dalla Palestina” è spostato da giovedì 20 a sabato 22 novembre, a Villa Savonarola, alle ore 17.30. L’evento, da realizzare in ottica della “Settimana della pace”, ciclo di incontri organizzato dall’Assessorato alle Politiche giovanili della città di Portici, è stato rimandato a causa di alcune polemiche scaturite dalla manifestazione d’apertura, “Gaza: tra assedio e speranza”: mostra fotografica sulla “Resistenza” palestinese, realizzata dall’attivista di International Solidarity Movement, Rosa Schiano.
“All’indomani dell’attentato di Gerusalemme“- come riporta ilmattino.it– “nel quale due palestinesi armati di asce, coltelli e armi da fuoco hanno preso d’assalto una sinagoga durante la preghiera del mattino, causando sei feriti e sette morti, compresi i due attentatori uccisi dalle forze di sicurezza, in un post pubblicato su Facebook dalla organizzatrice della mostra fotografica, Rosa Schiano, compare una foto dei due attentatori con accanto un’ascia insanguinata e la didascalia, in inglese, “gloria ai martiri, la vittoria sarà inevitabilmente nostra”.
La mostra fotografica e la foto pubblicata su Facebook dalla giovane attivista- sempre da quanto riporta il sito online de “Il Mattino“- avrebbero scaturito l’indignazione degli Amici della comunità ebraica di Napoli, fondato da Emilio Di Marzio e dell’associazione Italia Israele, presieduta da Pierluigi Campagnano; pertanto l’Assessorato alle Politiche giovanili della città della Reggia ha deciso di rimandare il prossimo evento, previsto oggi pomeriggio, a Sabato 22 Novembre:
“Esprimiamo profondo rammarico per le strumentalizzazioni di queste ore, che in maniera indiretta potrebbero mistificare lo spirito e l’idea portante della Settimana della Pace, indetta dall’Assessorato stesso. Questa settimana è stata pensata al fine di descrivere, comprendere ed interpretare contesti di guerra e privazione sistematica dei diritti dell’uomo in varie Regioni del mondo, nonché sensibilizzare sul rispetto di culture e tradizioni differenti. Attraverso tale iniziativa, i valori del dialogo interculturale ed interreligioso e della promozione della pace tramite la garanzia dei diritti fondamentali, così come il rispetto del diritto umanitario, sempre attraverso pratiche non violente, sono stati posti al centro del dibattito cittadino, che speriamo sabato possa essere costruttivo, proficuo e quanto più partecipato.”
Al dibattito “Crisi umanitarie e ruolo dei movimenti giovanili : Reportages dall’Africa, dal Kurdistan, dal Sudamerica e dalla Palestina“- ci spiegano dall’Assessorato- saranno invitate anche le Comunità ebraiche per ascoltare anche il loro punto di vista sui rapporti tra Palestina ed Israele, e per chiarire lo “spiacevole equivoco” che ha visto coinvolta Rosa Schiano: “Per quale motivo una reportage fotografico che racconta una realtà di estrema sofferenza dovrebbe scatenare una reazione indignata?– scrive Rosa Schiano– Forse perché dietro tale indignazione si nasconde una ragione politica ? La mostra fotografica vuole presentare tutti gli aspetti della vita palestinese, senza tralasciare nulla: non solo la sofferenza e la guerra, ma anche il gioco e la scuola. Per infine lasciare al pubblico un messaggio di speranza. La speranza di una pace che ho espresso nella rappresentazione della serenità suscitata da un tramonto. Quelle fotografie sono state da me scattate durante l’attività di volontariato che ho svolto per oltre due anni nella Striscia al fianco della popolazione civile: attività di interposizione e documentazione quotidiana come osservatore internazionale in una striscia di terra assediata ormai da otto anni, il cui deterioramento delle condizioni umanitarie è denunciato dalle più grandi organizzazioni per i diritti umani nonché dalle Nazioni Unite. Con riferimento al post in inglese “gloria ai martiri, la vittoria sarà inevitabilmente nostra”: utilizzo la mia pagina facebook principalmente a fine informativo. Con quel post, condiviso da una pagina facebook inglese, ho voluto esclusivamente, e sottolineo, esclusivamente, a fine informativo, far comprendere al pubblico italiano il modo in cui molti palestinesi vivono certi avvenimenti, non condivido il gesto estremo dei due attentatori. Non condivido in alcun modo l’agguato a civili inermi. Credo che solo l’intervento delle istituzioni internazionali possa limitare la spirale di violenza che sta travolgendo il Medio Oriente. Credo che soltanto il rispetto della legalità internazionale possa portare alla pace. Chiedo allo stesso tempo come mai invece la Comunità ebraica italiana non si impegni allo stesso modo nel chiedere il rispetto di essa e nel sostenere quelle associazioni pacifiste che in Israele tanto si battono contro le politiche di colonizzazione ed a favore di una pace giusta tra israeliani e palestinesi. Chiedo come mai non sono state espresse dalla Comunita ebraica parole di condanna verso le violazioni avvenute nel corso degli ultimi bombardamenti su Gaza nei mesi di luglio e agosto e che sono tuttora sotto indagine da parte delle Nazioni Unite. Credo che, piuttosto che usare manovre di basso livello, come la strumentalizzazione di un post condiviso ingenuamente su una pagina facebook, vada fatta una riflessione seria affinché si fermino le uccisioni e le violenze“.
Il Partito Democratico è intervenuto sulla questione, esprimendo piena solidarietà alla Comunità Ebraica e chiedendo le dimissioni dell’Assessora Maisto, ribadendo che ad essere sotto accusa non è la mostra di Rosa Schiano, ma il suo gesto di condividere una foto che inneggia al terrorismo. “Non si fa informazione condividendo una foto del genere. Assistiamo sgomenti a modalità di gestione della cosa pubblica superficiali ed improvvide. L’Amministrazione Marrone ancora una volta espone Portici a vergognosi episodi, stavolta addirittura in campo internazionale. L’Assessore Maisto che ha ideato ed organizzato l’evento “per la pace” non ha alternative: prenda atto della sua totale inadeguatezza e rassegni le dimissioni chiedendo scusa alla Comunità Ebraica e ai cittadini che le pagano lo stipendio. Non è giusto organizzare una mostra fatta da persone che amano farsi fotografare in compagnia di volti incappucciati con in mano armi. Non si può gestire l’Amministrazione Pubblica come si fosse a casa propria ignorando la dialettica, il confronto e facendo da megafono a messaggi guerrafondai e violenti. Il PD di Portici esprime piena e totale solidarietà alla Comunità Ebraica napoletana oltraggiata in queste ore anche rappresentando i sentimenti di una Città come Portici, civile e profondamente antifascista, che ripudia la violenza e ogni forma di incitamento all’odio razziale e religioso.
La querelle porticese rischia di ingigantirsi ancora di più. La cassa di risonanza della notizia aumenta di ora in ora:
“Rosa Schiano rappresenta uno degli esempi migliori di impegno civile di cui Napoli e la Campania sono e debbono essere fieri.- scrive il Movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino in Campania– Sosterremo qualunque sua iniziativa, anche legale, finalizzata alla difesa della sua immagine e della Verità. Il suo unico e straordinario impegno è per la Pace e la Giustizia. Tanto basta per renderla una nemica dei poteri forti. Ed anche per questo la sosteniamo“.
A prendere le difese dell’Assessora Maisto, il consigliere comunale Mauro Mazzone che, ribadendo “la piena solidarietà a tutte le vittime innocenti di una guerra assurda come quella che affligge la Palestina ed in generale tutti gli scenari di guerra“, ha accusato l’opposizione di strumentalizzare la questione: “La settimana della pace e dell’ autodeterminazione dei popoli –ha concluso il conigliere comunale di maggioranza- ha avuto l’intento di divulgare i valori della pace, della non violenza e della solidarietà, lasciando infine un messaggio di speranza, pur su temi dolorosi ,come i tanti focolai di guerra che affliggono il pianeta. Reputiamo quantomeno incosciente, da parte del Partito Democratico porticese, strumentalizzare fatti che nulla hanno a che fare con il senso dell’iniziativa e della mostra proposta, persistendo nella pratica della sterile opposizione a tutti i costi, compreso quella di soffiare sul fuoco di temi estremamente delicati inerenti la vita e le condizioni materiali di migliaia di persone, che non meritano tali basse strumentalizzazioni. Rispetto a tutto questo, sentiamo il bisogno civile di abbassare i toni della discussione, ma non rinunciamo a dire che l’iniziativa, a cui tutti i partecipanti hanno aderito in maniera completamente gratuita, è stata pensata e posta in essere cercando di coinvolgere numerosi e plurali punti di vista, seppur tutti interpreti di realtà di guerra e tragedie umanitarie. I fatti e le buone pratiche di questo assessorato, che ogni settimana accoglie cittadini ed associazioni nella casa comunale, con appuntamenti fissi che hanno già tracciato l’inizio di un percorso partecipativo di programmazione e progettazione della propria attività, rendono palesemente assurde le affermazioni circa il deficit di dialettica e dialogo con chiunque voglia confrontarsi e partecipare. Si sottolinea infine che l’Assessore non percepisce alcuno stipendio, semmai percepisce un’ indennità dovuta alla funzione che i cittadini con le elezioni le hanno affidato.
Dario Striano
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