Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia. Oggi a Napoli i maggiori esperti internazionali di monitoraggio dei vulcani

VESUVIO

NAPOLI. I vulcani da sempre costituiscono oggetto di grande interesse da parte dell’uomo, per la loro pericolosità e per le loro risorse. I vulcani Italiani Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia, Etna, Stromboli, Vulcano, hanno alimentato leggende mitologiche ed ispirato scrittori e poeti nei secoli. I loro paesaggi surreali, marcati dalle esalazioni di gas, hanno per millenni rappresentato nell’immaginario dell’umanità delle porte aperte per altri mondi: divini o infernali. Oggi, i vulcani dell’area campana, proprio per la loro densità di popolazione, sono considerati i più a rischio del Mondo.

Da domani mattina, 28, a mercoledì  30, nel convento di San Domenico Maggiore  (sala del capitolo) l’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’INGV, ha invitato a Napoli i maggiori esperti internazionali di monitoraggio dei vulcani e gestione delle emergenze vulcaniche. Gli scienziati si incontreranno per confrontarsi sulle tecnologie più innovative di monitoraggio, ossia per comprendere al meglio anche i più piccoli segnali che possono indicare l’approssimarsi di eruzioni. Argomento particolarmente importante in un’area, quella Napoletana, contenuta tra tre aree vulcaniche: Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia, tra le più densamente popolate al mondo. Tre giorni di intenso confronto scientifico che si concluderà con la visita ai siti, vesuviani e flegrei, che ospitano i più innovativi sistemi di monitoraggio recentemente installati dall’Osservatorio Vesuviano.

Il Workshop organizzato in occasione della conclusione di importanti Progetti di Ricerca nazionali ed internazionali (PON-MONICA, PON-VULCAMED, MIUR-ITEMS e ICDP-CFDDP) vedrà gli scienziati fare il punto sugli attuali sistemi di monitoraggio avanzato, definendo poi le linee di sviluppo delle tecnologie più promettenti per il futuro, calibrate specificamente per aumentare la capacità di previsione delle eruzioni e di gestione delle emergenze vulcaniche. In ultima analisi, per mitigare il rischio vulcanico, che è altissimo nelle nostre aree. Il Workshop, che si svolgerà in lingua inglese, verrà tradotto in italiano in simultanea così da consentire ai cittadini interessati di seguire un evento di alto valore scientifico ma anche con forti implicazioni sociali nell’area campana. Si parlerà, ovviamente, anche dei risultati del monitoraggio in pozzo realizzato a Bagnoli.

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